Sardegna, corsi a rischio e cattedre in fumo
Data: Domenica, 29 maggio 2011 ore 08:01:44 CEST Argomento: Comunicati
La
deputata PD Caterina Pes interroga il ministro Gelmini per denunciare
la grave situazione nelle zone geograficamente svantaggiate dell'isola
(di Caterina Pes da Pd)
redazione@aetnanet.org
"Ho rivolto un’interrogazione al ministro dell’Istruzione
Mariastella Gelmini per denunciare la grave situazione creatasi in
Sardegna a seguito del mancato recepimento da parte del suo dicastero
di una delle due delibere di modifica del piano di dimensionamento
scolastico regionale 2011/2012, documento finalizzato a riorganizzare
la rete scolastica secondo la normativa nazionale."
Le modifiche, come scritto nell’interrogazione, sono state introdotte
dalla Regione, che ha recepito i suggerimenti avanzati dalle Province e
dalle comunità locali, per tentare di venire incontro alle esigenze di
quei territori geograficamente svantaggiati, penalizzati dalle
condizioni della rete viaria che, di fatto, avrebbero reso
improponibile un accorpamento fra istituti.
La mancata ratifica ministeriale delle modifiche al piano di
dimensionamento regionale sta determinando una situazione di forte
incertezza: a pochi mesi dall’avvio del nuovo anno scolastico non si
conosce ancora l’attribuzione dei corsi e l’assegnazione delle
autonomie alle diverse sedi.
Molti corsi sono a rischio, come l’educazione degli adulti e
l’indirizzo di scienze applicate nei licei scientifici e nei tecnici,
ed in ogni caso in mancanza dell’approvazione del piano di
dimensionamento, con le relative modifiche deliberate dalla Regione,
non è possibile procedere all’attribuzione degli incarichi agli
insegnanti.
All’incertezza, per molti docenti, di non sapere dove e se andranno a
lavorare da qui a pochi mesi si aggiunge la certezza delle troppe
cattedre già andate in fumo. In Sardegna nell’anno scolastico in corso
sono stati impegnati 19.580 docenti: meno 1.037 rispetto allo scorso
anno (2009-2010). Non vorremo che la scure della Gelmini si abbattesse
ancora più pesantemente sulla scuola sarda nel prossimo futuro.
Ho chiesto quindi al ministro dell’Istruzione di intervenire
urgentemente per fare chiarezza circa il piano di dimensionamento
regionale della Sardegna, tenendo presente le peculiarità geografiche e
la particolare situazione di disagio socio-economico che la regione sta
attraversando.
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