Denuncia Pd: è pazzesco, chiudono le scuole serali per colpa della Gelmini!
Data: Domenica, 29 maggio 2011 ore 01:30:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
Che la riforma Gelmini fosse
devastante lo sapevamo, ma la notizia per cui salteranno le scuole
serali pubbliche, in Puglia come il tutt’Italia, è pazzesca.
Viene distrutto un diritto fondamentale garantito dalla Costituzione,
cioè il diritto allo studio e alla formazione permanente per gli
adulti.
Le scuole serali, in particolare l’ITIS “A. Righi” di Cerignola, hanno
svolto in questi anni una funzione culturale e sociale preziosa; sono
state la risposta della scuola pubblica, a chi ha deciso di rimettersi
in discussione, di riprendere un cammino interrotto, per ottenere un
diploma e, così, riqualificarsi professionalmente anche a costo di
enormi
sacrifici.
I corsi serali hanno rappresentato per molte persone una
prospettiva di emancipazione che il ministro Gelmini, e le restrizioni
economiche di Tremonti, hanno deciso di smantellare.
Con questo provvedimento si dimostra scarsa attenzione per coloro che
sono in condizione di disagio; chi sceglie il corso serale lo fa perché
da ragazzo ha vissuto una situazione di difficoltà personale e/o
scolastica, oppure ha dovuto professionalmente reinventarsi attraverso
lo studio.
Questo è un provvedimento odioso soprattutto perché colpisce
gli istituti tecnici, notoriamente la popolazione scolastica più
“debole” e che avrebbe necessità di essere stimolata anziché
scoraggiata e delusa.
La via indicata è chiara: “Se hai i soldi il diploma te lo paghi!”
presso qualche centro privato, con buona pace dei tanto ventilati
livelli di qualità dell’insegnamento e della possibilità fondamentale
in uno stato civile, di aprire le porte all’istruzione a tutti.
L’istruzione pubblica è una necessità irrinunciabile per un paese che
si definisce democratico, e la soppressione di corsi serali è un
ritorno al medioevo e alla chiusura in ceti invalicabili della società.
Questo governo ha deciso di chiudere i corsi serali a favore di
istituti privati, mettendo in difficoltà, solo all’Istituto Righi di
Cerignola, 28 iscritti al biennio, 28 iscritti al terzo anno, 35
iscritti al quarto anno, e c’è da considerare, inoltre, che a seguito
del provvedimento resteranno senza lavoro, solo al Righi di Cerignola,
21 docenti e qualche unità del personale ATA.
CHI DOBBIAMO RINGRAZIARE PER TUTTO QUESTO? (da
http://www.lanotiziaweb.it)
redazione@aetnanet.org
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