Dimensionamento rete scolastica in Sicilia 2012-2013
Data: Giovedì, 26 maggio 2011 ore 17:39:51 CEST
Argomento: Ufficio Scolastico Regionale


Nel sito dell'Assessorato Regionale Istruzione e Formazione della Regione Siciliana è rinvenibile n. 13 del 19.05.2011 ed il Decreto Assessoriale n. 2166 del 19.05.2011, relativi al dimensionamento della rete scolastica in Sicilia per l'anno scolastico 2012/2013.
Con n. 13/2011 vengono indicate le procedure relative alla complessa operazione di dimensionamento nella nostra Regione. L’Assessorato ravvisa l'esigenza di procedere alla razionalizzazione e dimensionamento della rete scolastica siciliana al fine di garantire apprezzabili livelli qualitativi nell'erogazione del servizio scolastico.
A tal fine è intendimento di questo Assessorato:                         
1) mantenere il tavolo tecnico, di cui al decreto assessoriale n. 1110 del 4.11.2008; per casi particolari potranno essere convocati al tavolo tecnico i dirigenti delle istituzioni scolastiche e/o i sindaci dei comuni interessati agli interventi di dimensionamento;
2) in attuazione a quanto disposto dall’ art. 12 lettera a) e nel rispetto di quanto previsto dall’art. 2 della L.R. 24/2/2000 n. 6, indicare i seguenti criteri generali per la definizione della riorganizzazione della rete scolastica della Sicilia per l’anno scolastico 2012-2013:
- l’ utilizzo delle deroghe di cui all’art. 2 della LR 6/2000 dovrà indirizzarsi prioritariamente al mantenimento di un’istituzione autonoma del primo ciclo nei comuni e negli ambiti territoriali suburbani a forte disagio sociale per contrastare la dispersione scolastica;
- nell’eventualità di fusione o aggregazione di scuole del primo ciclo, nell’ottica di una valida razionalizzazione e di un riequilibrio dell’offerta scolastica sul territorio di riferimento, che preveda dimensioni ottimali per tutte le istituzioni scolastiche e la loro diffusione capillare nel territorio, va privilegiata la costituzione di Istituti comprensivi di scuola materna, primaria e secondaria di primo grado con riferimento alla maggiore vicinanza territoriale dei plessi scolastici;
- al fine di salvaguardare l’identità delle Istituzioni scolastiche, e per una maggiore funzionalità organizzativa e didattica, per il secondo ciclo, la costituzione di istituti di diverso ordine e tipo va realizzata nei casi in cui sia indispensabile per garantire la permanenza della sede dell’istituzione scolastica nell’ ambito territoriale di riferimento mantenendone di norma l’autonomia e la personalità giuridica;
- al fine di assicurare stabilità alle Istituzioni scolastiche nel territorio di riferimento la riorganizzazione potrà riguardare anche Istituti che, in atto, non siano in situazione di sottodimensionamento;
- nel caso di Istituzioni scolastiche con un numero di alunni superiore a quanto previsto dalla L.R. 6/2000 si procederà, ove possibile, allo sdoppiamento previa delibera di assunzione degli oneri da parte dell’ Ente Locale competente;
- nell’eventualità di comprovata previsione di variazione della popolazione scolastica nel breve termine, per consegna di nuovi edifici scolastici, per nuovi insediamenti urbani, per flussi migratori o altro, l’intervento relativo all’istituzione scolastica interessata sebbene sottodimensionata, potrà essere rinviato;
- tenere conto della concreta possibilità delle Istituzioni scolastiche di risultare nel tempo centri dotati di oggettiva capacità di interlocuzione nei contesti territoriali in cui operano e quindi garantire alle Istituzioni scolastiche stabilità nel tempo;
- tenere conto all’interno del territorio di ciascuna Provincia, delle condizioni socioeconomiche del territorio, dei collegamenti esistenti tra i vari centri, nonché delle affinità culturali e delle tradizioni locali.
Gli Enti locali interessati al dimensionamento delle istituzioni scolastiche, i Comuni per la competenza della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione, le Province per la competenza del secondo ciclo d'istruzione, sentite le istituzioni scolastiche coinvolte che esprimeranno il proprio parere con delibera del collegio dei docenti e del Consiglio d’istituto, avanzeranno le proprie proposte con apposita delibera di Giunta. Nella stessa delibera di Giunta deve essere attestata l’avvenuta consultazione delle istituzioni scolastiche nonché deve essere espressamente indicata l’eventuale assunzione degli oneri.
Le proposte devono essere trasmesse dagli Enti locali agli Uffici Scolastici Provinciali entro la data del 15 settembre 2011. I Dirigenti degli Uffici Scolastici Provinciali, ognuno per la propria competenza, dopo aver acquisito il parere del Consiglio Scolastico Provinciale, provvederanno alla formulazione del proprio parere su ciascuna proposta avanzata dagli Enti Locali. Tutte le proposte degli Enti locali, corredate dei pareri richiesti, dovranno essere trasmesse dagli Uffici scolastici provinciali all’Assessorato Regionale improrogabilmente entro la data del 30 settembre 2011.
Il D.A. n. 2166/2011 prevede il tavolo Tecnico Regionale che formulerà le proposte di razionalizzazione e dimensionamento della rete scolastica, nel rispetto degli indici e dei parametri previsti dall’art. 2 della Legge n. 6/2000 e in applicazione dei criteri stabiliti dalla Regione Siciliana, ai sensi dell’art. 12 della citata Legge; il Tavolo Tecnico sarà convocato per la formulazione delle proposte di riorganizzazione della rete scolastica della singola provincia, sarà invitato il Presidente della Provincia interessata che potrà convocare i Dirigenti Scolastici e/o i Sindaci dei comuni interessati con particolare riguardo ai sindaci delle aree metropolitane.
La proposta del Tavolo Tecnico dovrà essere formulata secondo i seguenti criteri:
- l’ utilizzo delle deroghe di cui all’art. 2 della L.R. n. 6/2000 dovrà indirizzarsi prioritariamente al mantenimento di un’istituzione autonoma del primo ciclo nei comuni e negli ambiti territoriali suburbani a forte disagio sociale per contrastare la dispersione scolastica;
- nell’eventualità di fusione o aggregazione di scuole del primo ciclo, nell’ottica di una valida razionalizzazione e di un riequilibrio dell’offerta scolastica sul territorio di riferimento, che preveda dimensioni ottimali per tutte le istituzioni scolastiche e la loro diffusione capillare nel territorio, va privilegiata la costituzione di Istituti comprensivi di scuola materna, primaria e secondaria di primo grado con riferimento alla maggiore vicinanza territoriale dei plessi scolastici;
- al fine di salvaguardare l’identità delle Istituzioni scolastiche, e per una maggiore funzionalità organizzativa e didattica, per il secondo ciclo, la costituzione di istituti di diverso ordine e tipo va realizzata nei casi in cui sia indispensabile per garantire la permanenza della sede dell’istituzione scolastica nell’ ambito territoriale di riferimento;
- al fine di assicurare stabilità alle Istituzioni scolastiche nel territorio di riferimento la riorganizzazione potrà riguardare anche Istituti che, in atto, non siano in situazione di sottodimensionamento , mantenendone di norma l’autonomia e la personalità giuridica;
- nel caso di Istituzioni scolastiche con un numero di alunni superiore a quanto previsto dalla L.R. n. 6/2000 si procederà, ove possibile, allo sdoppiamento previa delibera di assunzione degli oneri da parte dell’ Ente Locale competente;
- nell’eventualità di comprovata previsione di variazione della popolazione scolastica nel breve termine, per consegna di nuovi edifici scolastici, per nuovi insediamenti urbani, per flussi migratori o altro, l’intervento relativo all’istituzione scolastica interessata sebbene sottodimensionata, potrà essere rinviato;
- tenere conto della concreta possibilità delle Istituzioni scolastiche di risultare nel tempo centri dotati di oggettiva capacità di interlocuzione nei contesti territoriali in cui operano e quindi garantire alle Istituzioni scolastiche stabilità nel tempo;
- tenere conto all’interno del territorio di ciascuna Provincia, delle condizioni socio-economiche del territorio, dei collegamenti esistenti tra i vari centri, nonché delle affinità culturali e delle tradizioni locali. (n.b.)   (da CislScuolaSicilia)

redazione@aetnanet.org






Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-242127.html