In Sicilia ritardi e lentezze, lavoratori in rivolta
Data: Giovedì, 26 maggio 2011 ore 09:18:51 CEST Argomento: Rassegna stampa
Formazione
professionale, si cambia. "Non ci saranno più ritardi – ha dichiarato
l'assessore regionale alla Formazione Mario Centorrino - nell'avvio
delle attività formative, e, a partire da ottobre 2011, si procederà
con un piano triennale. E' evidente che le risorse disponibili sono
insufficienti a coprire la spesa per il 2011 e le aziende operanti nel
settore hanno anticipato il ricorso a licenziamenti e mobilità del
personale in esubero. Per questo - ha sottolineato l'assessore - è
necessario rassicurare tutti gli operatori affermando la volontà di
intervenire con strumenti validi per dare risposte concrete e per
sensibilizzare gli addetti ai lavori ad una attenta valutazione delle
prospettive, prima di dare corso alle usuali forme di mobilità". Per
cui, ha assicurato, "saranno impiegati fondi regionali, nazionali e
comunitari e si farà ricorso alle normali forme di tutela dei
lavoratori, sia nazionali che regionali".
Per i vertici regionali della Cisl, però, le dichiarazioni di
Centorrino sono "mera declamazione". Per il segretario regionale della
Cisl Maurizio Bernava, che ieri mattina ha incontrato i vertici cislini
della scuola per discutere delle iniziative per fronteggiare la crisi
del "sistema-formazione", l'assessore Centorrino, "anziché perdere
tempo in inutili operazioni mediatiche" deve convocare subito le
organizzazioni sindacali e gli enti. Infatti, ha ricordato, "è
assolutamente urgente che si dia attuazione alla legge regionale
approvata nei giorni scorsi, che si definiscano i criteri per le
incentivazioni alle dimissioni volontarie e l'accompagnamento alla
pensione e si assicuri il funzionamento del fondo di garanzia in
relazione agli altri strumenti nazionali di tutela del reddito dei
lavorator". Più fiduciosi nelle iniziative di Centorrino e del
presidente della Regione Raffaele Lombardo, che questa mattina
presenteranno alla stampa un pacchetto di provvedimenti per la
formazione, ammontanti complessivamente a 60 milioni di euro, i
dirigenti regionali della Cgil, Michele Pagliaro, della segreteria
regionale e Giovanni Lo Cicero, della Flc-Cgil. "La Cgil - hanno
dichiarato - è consapevole delle difficoltà legate ai ritardi
dell'avvio del Prof, gli enti però stanno scrivendo una nuova brutta
pagina della formazione professionale, disattendendo l'accordo del 14
aprile che hanno sottoscritto, avendo attivato unilateralmente le
procedure di mobilità del personale". "Ciò – sostengono i due
sindacalisti – avviene inspiegabilmente oltre quelle che sarebbero le
conseguenze dei tagli al comparto". In quanto alla dichiarazione di
Centorrino, si dicono convinti che "si tratta di buoni propositi
riferiti alle legittime aspettative dei lavoratori, per le quali la
Cgil da tempo cerca risposte, ma che sono state finora di fatto
ignorate dal governo. L'auspicio è che alle parole seguano i fatti.
Sollecitiamo l'assessore – hanno concluso Pagliaro e Lo Cicero - ad
aprire subito il confronto per fare chiarezza sullo stato
dell'arte". (da Gazzetta del Sud di Michele Cimino)
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