20.000 docenti aventi diritto esclusi dalle graduatorie ad esaurimento
Data: Mercoledì, 25 maggio 2011 ore 06:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


ll nuovo decreto di aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento (GaE), DM.44 del 12 maggio 2011, ha buttato nello sconforto quasi 20000 aspiranti docenti che, pur in possesso di abilitazione, o comunque in corso di conseguimento, sono stati brutalmente esclusi poiche' immatricolati a decorrere dal 2008/09.
I corsi di abilitazione all'insegnamento sono vari, Scienze della Formazione Primaria (durata legale 4 anni!), Cobaslid, strumento musicale A077...tutti a numero chiuso ed attivati annualmente dal MIUR.                     
 La cosa piu' inquietante e' la palese discriminazione che e' andata creandosi tra i docenti immatricolati a decorrere dal 2008/09 ed i loro colleghi iscritti o abilitati in corsi identici, sia per contenuti che per strutturazione, iscritti precedentemente.
Tale decisione e' stata motivata dal Governo in base al nuovo sistema di reclutamento, il DM 249/10 (pubblicato in GU solo il 31 gennaio 2011!), nonche' dalla necessita' di tutelare la qualita' e meritocrazia, andando a “sanare un sistema malato che per decenni ha concesso l'avvio a tale professione tramite concorsi e criteri molto discutibili”. Nei fatti, pero', questa fascia di docenti e' ormai inserita da tempo nell'insegnamento, se non addirittura di ruolo. Cosa si vuole dunque sanare?
E' evidente come i nuovi criteri di selezione/assunzione vadano proprio a ricadere sull'unica parte di aspiranti docenti che hanno conseguito lauree ed abilitazioni in linea con quanto richiesto dal MIUR, persone dunque pedagogicamente e didatticamente formate con percorsi ideati dal Governo.
Questa Riforma sta pertanto a significare che coloro in procinto di abilitarsi o gia' abilitati non potranno accedere alle GaE e verranno surclassati da colleghi anche piu' giovani che magari si laureeranno tra due anni, ma graziati solo perche' immatricolati entro il 2007/08!
A livello legislativo vi sono vari elementi che rendono ancora piu' frustrante e paradossale tale situazione.
– Anzitutto la L 296/06 (Legge Fioroni) che, per quanto sancisse la chiusura delle Graduatorie (ossia da permanenti ad esaurimento), prevedeva anche eventuali adattamenti in attesa di un nuovo sistema di reclutamento (fu proprio grazie a questo che i docenti immatricolati nel 2007/08, furono inseriti, altrimenti anche loro sarebbero stati esclusi)
– Lo stesso DM 249/10 che con l'art.15 “Norme transitorie e finali” dovrebbero tutelare gli immatricolati nel triennio a cavallo dei due differenti sistemi di reclutamento (norme totalmente ignorate)
L'ordine del giorno G105 (seduta n. 510 del 26 febbraio 2011) in cui il Governo prendeva atto della discriminazione e, all'unanimità, si impegnava a legiferare al piu' presto in merito per sanare la situazione
– Infine, l'art. 3 (ma non solo) della Costituzione che parlerebbe di uguaglianza dei cittadini, di diritto al lavoro e alla parita' di trattamento...
Le interrogazioni parlamentari e le iniziative sinora intraprese dagli esclusi sono state solo parzialmente considerate e anche trasmissioni televisive e stampa non ne hanno mai fatto cenno (benche' quotidianamente sommerse da e-mail e richieste di sostegno).
A livello politico l'IdV, cosciente dell'evidente discriminazione del DM 44 (che esclude appunto gli immatricolati a decorrere del 2008/09), sta sostenendo l'inserimento e la parita' di trattamento di questi aspiranti docenti.
http://www.italiadeivalori.it/dipartimenti/cultura-e-istruzione-/4791-sc...
Ed e' stato proprio tale partito, nella persona di Anita Di Giuseppe, a presentare in data 19 maggio 2011, una nuova interpellanza parlamentare al Sottosegretario Pizza anche questa volta, pero' caduta nel vuoto.
http://www.youtube.com/watch?v=MPYIPQdkK-E&feature=player_embedded#at=30
La prossima settimana saranno invece altri due Partiti a muoversi a sostegno degli esclusi: Pd ed MPA, questa volta con una proposta emendativa.
A livello sindacale, invece, solo Cgil ed Anief si sono fatti portavoce della questione ma purtroppo occorre una decisione a livello politico che, evidentemente, ancora tarda ad arrivare.
Certo e' che persone che si sono iscritte ad un corso abilitante con determinate garanzie si ritrovano, nel bel mezzo del percorso, o in sua fase conclusiva, a vedersi mutare le regole ed opportunita'...
Fin da piccoli sappiamo che la base di qualsiasi gioco e' la definizione delle regole a priori,non a gioco avviato. Peccato pero' che qui si tratti di persone, per la maggior parte ultratentenni, con figli, mutui e precari storici, che fecero tre, quattro anni fa un forte investimento economico ed emotivo per garantirsi la possibilita' di entrare nelle graduatorie che consentono l'immissione in ruolo nella scuola.
Ora scoprono che, oltre a non essere piu' sufficiente tale abilitazione, sono anche di serie B rispetto ai colleghi e, viste le ultime novita' ed i perenni tagli della scuola pubblica, rischieranno anche di lavorar meno dei precedenti anni.
Bella beffa...eppure si parlava di meritocrazia, tutela dei lavoratori, riconoscimento ma nei fatti si tratta per l'ennesima volta di fortuna, precariato e furbizia.   (da Gilda Venezia)

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