Sfregiata la targa a Falcone a Como. La sorella Maria, città reagisca.
Data: Martedì, 24 maggio 2011 ore 15:17:56 CEST Argomento: Rassegna stampa
Mentre a
Palermo centinaia di persone ricordavano la figura di Giovanni Falcone
sotto l'albero a lui dedicato, a Como ignoti hanno deturpato la targa
collocata sul lungolago il 5 marzo scorso, alla presenza della
sorella Maria, in ricordo del magistrato ucciso a Capaci con la
moglie e gli uomini della scorta il 23 maggio del 1992. "Possono
provare a cancellare e offendere il nome di Giovanni Falcone ma
non ci riusciranno
mai.
Il nome di mio fratello e' inciso nel cuore degli italiani e non
si potra' cancellare. La citta', Como, con forza reagisca, manifestando
tutta la solidarieta' ai magistrati, che come mio fratello, oggi
lavorano per il bene comune e per la sicurezza del Paese. Insieme
faremo 1, 10, 1000, manifestazioni, iniziative e porremo ancora altre
targhe" ha reagito la sorella del magistrato appresa la notizia.
"Conosco bene, sulla mia pelle, questi modi apparentemente casuali,
estemporanei di minacciare, offendere e delegittimare la
lotta alla mafia molto diffusi a Palermo, ma il lavoro che il sindacato
sta portando avanti anche in Lombardia, qui nella provincia di Como,
con fierezza e autonomia di certo non si lascera' rallentare" commenta
invece Alessandro De Lisi, responsabile del Progetto San Francesco dei
sindacati delle costruzioni, dei bancari della Cisl e della Polizia di
Stato.
"Non ci lasceremo spaventare ne' offendere dalla vigliacca
azione intimidatoria: qui ci sono le energie e i soggetti sociali sani
per vincere i clan. Adesso le associazioni di categoria, i
protagonisti del mondo produttivo e sociale reagiscano, senza
ingigantire ne' sottovalutare tali vigliacchi gesti" aggiungono
Battista Villa, segretario generale della Filca Cisl lombarda, Andrea
Zoanni, della Fiba Cisl in Lombardia, Benedetto Madonia segretario
generale del Siulp lombardo e Claudio Ramaccini, segretario della Cisl
comasca . (Adnkronos)
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