Ecco il bonus fedeltà per i precari che non cambiano provincia
Data: Martedì, 24 maggio 2011 ore 09:46:31 CEST Argomento: Rassegna stampa
La Lega scalda
i motori in vista degli emendamenti al ddl Sviluppo. Ed è già polemica
Si sa, la Lega Nord non ha mai digerito il mancato congelamento delle
graduatorie permanenti. Quelle dalle quali verrà fatta la prima tranche
di assunzioni di cui a breve governo e sindacati dovranno discutere.
Trattative indispensabili per mantenere fede a quanto previsto dal
decreto legge Sviluppo: l'assunzione a tempo indeterminato sui posti
vacanti e disponibili di docenti e Ata nel triennio 2011-2013, previa,
appunto, fase negoziale su non meglio precisati aspetti
contrattuali.
E fatta salva l'invarianza della spesa finale, come ha tenuto a
precisare il Tesoro nell'articolato. Il disegno di legge di conversione
del dl Sviluppo è stato assegnato ieri dal presidente della camera
Gianfranco Fini alle commissioni Bilancio e Finanze, dopo che Industria
e Ambiente avevano sollevato un conflitto di attribuzione. Oggi
probabilmente la riunione dei capigruppo deciderà il calendario dei
lavori. I tempi dovranno essere comunque stretti, visto che si tratta
di un dl che decade se non convertito entro 60 giorni dalla
pubblicazione in Gazzetta ufficiale, ovvero entro il 12 luglio. Il
Carroccio ha già le idee chiare sulle priorità. Mario Pittoni,
responsabile scuola per la Lega al senato, ha buttato giù uno schema
emendativo, da presentare alla camera, che interviene sui punteggi per
le graduatorie in corso di aggiornamento. La proposta prevede per il
docente che non chiede il trasferimento in graduatoria di altra
provincia, oppure che lo revochi, un bonus sostanzioso: 40 punti. Una
sorta di premio fedeltà su cui si sono già scatenate le polemiche dei
tanti gruppi di precari che si sono battuti, anche in tribunale, per
ottenere l'inserimento a pettine nelle graduatorie di altre province. E
ora vogliono utilizzare da subito l'aggiornamento per agguantare una
sede con maggiori chance di assunzione. L'accusa principale rivolta al
progetto Pittoni: il vincolo di permanenza è incostituzionale.
«Prevedere un punteggio aggiuntivo per la permanenza nella stessa
graduatoria, già in occasione del prossimo aggiornamento, mira
fondamentalmente a garantire la continuità del servizio scolastico,
fortemente minata dai continui spostamenti dei docenti e dallo
stravolgimento delle graduatorie che così si determinano», replica
Pittoni. Che spiega: «Accanto, e forse prima, dei diritti dei
lavoratori ci sono infatti i diritti dell'utenza cui, nel rispetto
degli articoli 33, 34 e 97 della Costituzione, va garantita la miglior
qualità possibile del servizio che, come è pacificamente riconosciuto,
presuppone stabilità nel rapporto fra studenti e docenti».
Sul tema lo stesso ministro dell'istruzione, Mariastella Gelmini, ha
dimostrato più volte di essere contraria a trasferimenti di massa da
una provincia all'altra, tanto da aver inserito nel dl Sviluppo la
precisazione che le assunzioni 2011/2012 potranno essere fatte anche
sulle graduatorie dell'anno scolastico 2010/2011. Così da sterilizzare
l'effetto degli aggiornamenti in corso. La diversa decorrenza però
potrebbe comportare anche la retrodatazione giuridica ed economica
delle eventuali assunzioni. Un effetto che non era stato preventivato
dal ministero dell'istruzione e che ora, secondo i rumors di palazzo,
si teme possa essere oggetto di contenzioso con il ministero
dell'economia guidato da Giulio Tremonti, rigido sull'invarianza della
spesa dell'operazione assunzioni. Questo spiegherebbe perché la Lega
sia subito scesa in campo con il bonus fedeltà. (da ItaliaOggi di
Alessandra Ricciardi)
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