È EMERGENZA NELLE SCUOLE SECONDARIE SUPERIORI BARESI
Data: Martedì, 24 maggio 2011 ore 06:00:00 CEST Argomento: Sindacati
Nell’assenza
totale di regole, nella violazione continua di regole e diritti, si sta
segnando la fine del sistema scolastico pubblico
Non bastava la violazione dei diritti delle famiglie della nostra
provincia che hanno richiesto 144 prime classi elementari a tempo pieno
e ne hanno ottenute solo 93;
non bastava che le famiglie baresi, pur avendo unanimemente bocciato il
maestro unico con 24 o 27 ore di lezione settimanale, vedranno
sempre più vanificarsi la richiesta di 30 ore di funzionamento
settimanale.
Non bastavano i tagli all’organico docente barese di scuola media con
76 posti in meno. (Flc-Cgil Bari) Per la Segreteria FLC - CGIL Bari
ora apprendiamo che, nonostante un aumento di iscritti di mille unità,
la mannaia dei tagli si abbatterà pericolosamente sulle scuole
superiori baresi visto che, in un clima di vera emergenza, si dovrà fronteggiare un taglio secco di
104 classi pari al 40% dei tagli complessivi che, nella regione
Puglia, sarà di 268 classi!
Facile allora prevedere che gli effetti dei tagli, in una
situazione di caos diffuso, si riverseranno direttamente sugli
indirizzi attivabili nelle scuole superiori della nostra provincia
oltre che sulla qualità dei piani dell'Offerta formativa.
Altrettanto facile è prevedere la diminuzione del tempo scuola,
l’aumento del numero degli studenti per classe, la riduzione
delle compresenze necessarie per l’attività dei laboratori e
l’eliminazione di insegnamenti quali diritto, geografia ed economia.
Basti pensare che se verranno confermati questi tagli, come ci
sembra ormai inevitabile, ben 550 docenti perderanno l’attuale sede di
titolarità e, di converso, 550 precari non saranno richiamati in
servizio il prossimo anno scolastico se non per effetto dei
pensionamenti!
Si rifletta, inoltre, sul dato più sconcertante: le scuole superiori saranno superaffollate,
ridotte sempre più a classi/pollaio perché nella provincia di Bari il
rapporto alunni per classe di botto sale a 23,2 il dato più elevato in
tutta la Penisola: un record di cui vorremmo sinceramente fare a meno.
Ed infine un altro dato balza prepotentemente agli occhi: con questi
tagli non potrà più essere garantito il diritto delle famiglie di
alunne/i disabili ad avere classi con 20 alunni: già si vocifera che
tutte le classi saranno formate senza tener conto di tali diritti: ancora una volta la FLC CGIL di Bari
sarà al fianco di queste famiglie per garantire loro tutto il sostegno
politico richiesto e le relative tutele in sede legale.
E mentre ci chiediamo il motivo di tanto accanimento verso la scuola
secondaria superiore barese, un dato balza agli occhi in maniera
plateale, oltre che sconcertante: ci piacerebbe essere informati, dal
Ministro Gelmini, sui criteri con cui ha trattato in maniera differente
alcuni territori a discapito di altri. Si tratta, per esempio, di capire come mai
sono stati dati alla Lombardia ben 400 posti in più rispetto alle prime
tabelle di calcolo degli organici: centrano qualcosa le elezioni di
Milano, le difficoltà di del sindaco Moratti (ex Ministro
dell’Istruzione!) e le pressioni della Lega Nord?
Claudio Menga
redazione@aetnanet.org
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