” Eppur si muove.. anzi si muovono!! Un gruppo di precari della scuola è stato ricevuto dalla Provincia di Catania.
Data: Domenica, 22 maggio 2011 ore 11:50:00 CEST Argomento: Redazione
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ALLA SCUOLA: Siamo 100.000!!
Un gruppo di precari, sostenuti da personale già di ruolo, e
rappresentati da chi vi scrive, hanno cercato e trovato un nuovo
interlocutore, per combattere contro i tagli dell’ultima tranche
previsti dalla riforma Gelmini – Tremonti, art. 64 della L. 133/08: la
Provincia di Catania.
Nel ribadire senza indugio, l’efficacia e l’apprezzamento di
tutti i precari della scuola, per le azioni legali promosse dalle
principali OO.SS., contro i tagli alla cultura, di recente, su
disposizione del Presidente Castiglione, abbiamo chiesto ed
ottenuto un incontro alla presenza del Dott. Ferrera Giovanni,
Dirigente alle Politiche Sociali e Scolastiche della Provincia
Regionale di Catania.
Dopo aver consegnato una lettera, in qui si fa il punto della
situazione della scuola a Catania, è sembrato immediatamente
comprensibile, come la Provincia, attraverso il suo ruolo istituzionale
abbia raccolto la sfida, sul tema caldo del precariato, e del
funzionamento delle scuole catanesi, messo a dura prova dalla riforma,
cercando di individuare soluzioni e strategie condivisibili, perché è
anche attraverso la Scuola, l’Università, la Ricerca, le famiglie, che
in questa fase storica del Paese, bisogna ritrovare il consenso
politico, sinonimo di crescita culturale, economica e sociale.
Questa riforma ha fatto cassa più del dovuto, e il segnale di
disapprovazione è giunto puntuale dalle principali piazze d’Italia,
dove il consenso verso politiche contro la scuola pubblica, ha fornito
validi elementi di valutazione.
Ad esempio, sulla gravità dei tagli per Catania e prov., e in generale
per tutta la Sicilia, sono stati forniti dai precari dati
inequivocabili, che rappresentano un allarme sociale di grande
rilevanza e un monito da non sottovalutare, su un territorio già a
rischio marginalità sociale e criminalità organizzata, in cui perdere
altri posti di lavoro rappresenterebbe un fallimento non solo per la
scuola ma per tutta la Città. Le proiezioni al 2015 non promettono
nulla di buono, e i segnali politici giunti in questi giorni in
occasione delle amministrative, ravvisano un evidente malcontento che
si sta estendendo in tutta Italia.
E’ solo il primo passo di una collaborazione, che ci auguriamo trovi
nell’Organo Provinciale un punto d’incontro, un luogo comune in cui si
realizzi una opera sinergica con i Dirigenti Scolastici, le OO.SS., gli
uffici periferici e centrali, etc..
Chiediamo in tal senso che vengano rivisti urgentemente gli organici
del personale della scuola, anche in considerazione dei parametri già
raggiunti, sia nel rapporto alunni-classe, sia nel rapporto
alunni-docenti, offrendo un valido contributo alla stabilizzazione del
nostro sistema educativo, in modo tale da dare risposte adeguate alle
esigenze della scuola pubblica catanese, chiedendo al Ministero, per il
tramite dell’Assessore alla Scuola e all’Università della Regione
Sicilia, fatto salvo l’art. 9 comma 17 del Decreto legge 13 maggio n.
70, già pubblicato sulla GURI n. 110 del 13 maggio 2011, di spostare il
maggior numero di posti dall’organico di fatto a quello di diritto sia
per il personale Docente che ATA, ribadendo come il problema dei tagli,
generi effetti insostenibili nel nostro sistema educativo, mettendo a
rischio non solo la qualità del processo di insegnamento e di
apprendimento ma provocando ripercussioni gravissime anche sulla
vigilanza, la sicurezza, sulle misure igienico sanitarie nelle scuole,
sui servizi tecnici e di segreteria.
Si coglie l’occasione per ringraziare il Presidente della Provincia, le
OO.SS. e tutti coloro che sapranno attivarsi prontamente nella ricerca
di soluzioni definitive e condivise per i precari della scuola di
Catania e prov. e per i precari di tutta la Sicilia.
Distinti ossequi
L’ass.te amm.vo Mario Di Nuzzo
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