Oggi era prevista la fine del mondo, ma a quanto è dato percepire l'abbiamo scampata ancora una volta.
Data: Sabato, 21 maggio 2011 ore 13:39:20 CEST
Argomento: Redazione


Secondo la profezia dell'americano reverendo Harold Camping oggi doveva verificarsi la fine del mondo, ma a quanto è dato percepire si è sbagliato e clamorosamente, visto che nulla si è spostato, nemmeno di un solo millimetro, tranne l'ordinaria amministrazione. Il reverendo si è basato su calcoli ricavati dalla bibbia, prevedendo che, a conclusione di catastrofico terremoto, il mondo sarebbe finito a mezzanotte, ora di Gerusalemme, del 21 maggio del 2011 ovvero alle 5 di ieri (le 23 ora italiana). “Secondo il reverendo, il giorno del giudizio sarebbe giunto esattamente 7.000 anni dopo il Diluvio Universale e solo chi avrebbe creduto alla profezia sarebbe stato accolto in Paradiso in un evento chiamato "ratto salvifico"; mentre i non credenti sarebbero stati lasciati sulla Terra per scomparire  col pianeta  cinque mesi più tardi.”
Il prossimo appuntamento con la fine del mondo è per il 21 dicembre del 2012, come profetizzarono i Maya, cosa che però non piace soprattutto ai colleghi che col primo gennaio 2013  aspettano lo scatto di gradone e nel settembre dello stesso anno l'agognata quiescenza: cosa racconteranno al Padre Eterno? Solo una vita di lavoro senza il meritato riposo e l'atteso aumento settennale? Sarebbe allora il caso che si attrezzassero per fare un petizione collettiva al Destino crudele, affinchè il terribile e funesto evento sia procrastinato almeno per qualche anno ancora. Senonché ci rimarrebbero male e fregati i colleghi dell'anno successivo per cui anche costoro dovrebbero fare la stessa cosa, coinvolgendo magari quelli che verrebbero dopo e dopo ancora e così via. Operazione che forse potrebbe consentire un ripensamento del Destino e magari lasciare le cose così come sono per altri e altri millenni ancora. Chissà? In ogni caso è più certo che il destino accolga le richieste dei professori che l'attuale Mir le petizioni dei precari della scuola: non è che, forse, per fine del mondo i maya intendessero la fine politica di questo Governo?

Pasquale Almirante
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