Di Giuseppe (Idv), Governo sordo e indifferente: prima abilita e poi sberleffa l'abilitazione
Data: Venerdì, 20 maggio 2011 ore 19:32:46 CEST Argomento: Rassegna stampa
“L’Italia dei
valori ha da sempre sostenuto il ruolo fondamentale della Scuola e
dell’istruzione. Purtroppo, a causa della politica del ministro
Gelmini, ci troviamo di nuovo a parlare di docenti il cui diritto al
lavoro è, ancora una volta, mortificato, offeso, negato.” -cosi l’On. Anita Di Giuseppe, IdV, che ha presentato
un’interpellanza urgente al ministro dell’Istruzione - “Il sistema
delle graduatorie ad esaurimento fu introdotto nel 2006, per
stabilizzare le posizioni del personale docente tramite un piano di
assunzioni.
Si tratta dell’unico canale esistente per reclutare sia il personale
docente abilitato, sia per il conferimento d’incarichi annuali o fino
al termine delle attività didattiche, nonché per il conferimento di
tutti gli incarichi a tempo indeterminato laddove siano state esaurite
le graduatorie di merito. Nel 2008, per facilitare questo programma, -
prosegue il deputato - le graduatorie furono sostanzialmente bloccate;
a causa del decreto ministeriale 44 del 2011 non c’è più possibilità di
inserimento nelle graduatorie per intere categorie di abilitati e
abilitandi che, dal 2008 ad oggi, hanno frequentato o frequentano percorsi abilitanti, compresi Scuola di
Specializzazione SSIS IX ciclo, corsi abilitanti COBASLID, AFAM e
Scienze della Formazione Primaria, attivati dal MIUR stesso. Il
decreto nega loro l’iscrizione alle graduatorie, provocando una
situazione di evidente e grave disparità tra persone con titoli
equivalenti. Sulla scuola e sul precariato, il Governo ha da sempre fatto orecchie da
mercante; ora è il momento di interrompere questo circolo vizioso che
paralizza l’intero sistema dell’istruzione. Come dimostrano le proteste
di docenti, studenti e genitori - conclude l'On. Anita di
Giuseppe - queste gravi incongruenze non sono che il frutto dei tagli
dissennati operati a danno della scuola e volti a favore di imprese
militari e bungabunga di vario genere. Purtroppo, si scrive Gelmini, si
legge Tremonti". (AGENPARL)
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