Lega, interrogazioni per sollecitare stop commissario ad acta e cancellazione nuovi inserimenti
Data: Venerdì, 20 maggio 2011 ore 18:54:14 CEST
Argomento: Comunicati


«Ci sono insegnanti che dal Sud, sfruttando punteggi lievitati oltre misura, questione tutta da approfondire, stanno tentando di inserirsi nelle graduatorie del Centro-Nord a suon di ricorsi. Ma in materia di graduatorie il Tar del Lazio ha già dato atto del proprio difetto di giurisdizione: cosa aspetta pertanto il Tribunale amministrativo a ritirare la nomina del commissario ad acta, cancellando questi inserimenti?».
  Questa la domanda che il senatore Mario Pittoni, capogruppo della Lega Nord in commissione Istruzione del Senato, pone al Ministro dell'Istruzione e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, in due interrogazioni parlamentari di cui ha annunciato la presentazione. «I nostri accordi con il  ministro dell’Istruzione - spiega il parlamentare - prevedono (vedi decreto legge 70/2011) che, sulla base delle disponibilità accertate per l'anno 2010/2011, una quota di cattedre venga assegnata al personale delle graduatorie ad esaurimento tuttora vigenti, salvaguardando parte degli attuali insegnanti del Centro-Nord (per gli altri stiamo lavorando a ulteriori misure, tra cui punti aggiuntivi per la permanenza nella stessa graduatoria). Qualcuno si chiede se rientreranno nella conta i ricorrenti (quasi tutti del Sud) inseriti "a pettine" dal commissario nominato dal Tar, che andrebbero a scavalcare e quindi a ledere i diritti degli iscritti "storici". La risposta è che, a rigor di logica, il problema non dovrebbe neanche porsi, in quanto il Tar Lazio con sentenza 1556/2011 ha dato atto del proprio difetto di giurisdizione, in linea con recenti pronunciamenti delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione (ordinanze n. 22805/2010 e 3032/2011) in cui è stato acclarato che la cognizione delle controversie correlate all’integrazione a aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento spetta alla magistratura ordinaria. Tra l'altro gli inserimenti in graduatorie diverse da quella di appartenenza sulla base del punteggio posseduto, sono stati ordinati dal Tar Lazio sulla base della mera impugnativa del D.M. n. 42/2009 ancora prima della definitiva redazione delle graduatorie (infatti queste ultime sono state oggetto d’impugnativa mediante motivi aggiunti proposti in epoca successiva all’accoglimento dell’istanza cautelare che accompagnava i ricorsi) e senza previa integrazione del contraddittorio nei confronti dei controinteressati». Nelle interrogazioni Pittoni chiede di sapere «quali provvedimenti, e in quali tempi, il Ministro abbia adottato o intenda adottare al fine di sollecitare un intervento palesemente urgente da parte dell'Avvocatura dello Stato finalizzato a portare la dovuta chiarezza», mentre alla Presidenza del Consiglio si domanda «quali iniziative intenda assumere da un lato al fine di rimediare all'evidenziata situazione e dall'altro per far sì che in futuro la difesa dell'amministrazione sia svolta in modo più efficace ed efficiente». Le interrogazioni parlamentari non potrnno che alimentare le polemiche già in corso tra i precari alle prese con i moduli per l’aggiornamento delle graduatorie provinciali cheiin tanti iniziano a non chiamare più ad esaurimento.
  Vincenzo Brancatisano
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