Dispersione scolastica a Novara: solo l’1,10%
Data: Venerdì, 20 maggio 2011 ore 13:43:35 CEST
Argomento: Rassegna stampa


L’Ufficio scolastico provinciale di Novara e l’assessorato provinciale all’Istruzione rispondono, dati concreti alla mano, a un’indagine della rivista Tuttoscuola, che, un paio di settimane fa, aveva evidenziato dati preoccupanti, nel Novarese, per la dispersione scolastica, parlando addirittura di un picco del 46,8 % di abbandoni alla fine del biennio iniziale degli istituti professionali.              
 Per l’Usp e l’assessorato guidato da Anna Maria Mariani non è una statistica veritiera, perché non tiene conto di molti aspetti. I dati aggiornati sono stati illustrati giovedì mattina, in conferenza stampa, da Mariani, da Giuseppe Bordonaro, dirigente dell’Usp, dall’assessore regionale all’Istruzione, Alberto Cirio e dall’assessore regionale Massimo Giordano.
“I dati presentati nella rivista – ha spiegato Mariani – erano vecchi e, pertanto, datati”. A dimostrarlo, i dati aggiornati, da cui emerge come nell’ultimo biennio gli abbandoni negli istituti superiori rappresentavano il 7,6%, mentre nell’ultimo anno scolastico, il 2010-2011, il fenomeno è pari a solo l’1,10%, con un calo importante e significativo.
A far segnare la percentuale più elevata di abbandoni, il biennio degli istituti professionali, che registrano un dato pari al 14%. Dati, dunque, inferiori ai numeri evidenziati dalla rivista. Percentuali, queste, tra l’altro, che sono da considerarsi in eccesso. Bisognerebbe, infatti, tenere conto dei ragazzi che si trasferiscono alle scuole paritarie, che si iscrivono a corsi di formazione professionale, che si iscrivono a istituti privati di recupero anni scolastici, che si trasferiscono con la famiglia in altre province, che si iscrivono al centro per l’impiego.
Il fenomeno della dispersione scolastica, nel Novarese, pertanto, scende e non è, quindi, così preoccupante come era emerso nell’indagine della rivista.
“Molti studenti preferiscono spostarsi nelle scuole di formazione regionali – ha detto Cirio – che presentano corsi simili a quelli degli istituti professionali, ma più specializzati. Altri ancora lasciano la scuola perché trovano un posto di lavoro”.
Monica Curino  (da http://www.oknovara.it)

redazione@aetnanet.org






Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-241975.html