Ecco perché Don Milani è ancora attuale. "Chiarelettere" lo riporta in libreria
Data: Venerdì, 20 maggio 2011 ore 08:17:07 CEST Argomento: Recensioni
"Io insegno
come il cittadino reagisce all’ingiustizia. Come ha libertà di parola e
di stampa. Come il cristiano reagisce perfino al vescovo che erra. Come
ognuno deve sentirsi responsabile di tutto", scriveva don Lorenzo
Milani. Ora Chiarelettere porta in libreria "A che serve avere le mani
pulite se si tengono in tasca" .
Chi è stato Don Lorenzo Milani (Firenze 1923 - 1967) - Si avvicina al
cristianesimo all’età di vent’anni e a ventiquattro è ordinato
sacerdote. Diventa cappellano a San Donato di Calenzano, importante
centro operaio vicino a Firenze, dove avvia il suo esperimento di
istruzione popolare contro la scuola classista che condanna i più
poveri all’ignoranza, dunque alla servitù. È un prete scomodo per la
Chiesa, che sceglie di isolarlo esiliandolo in una minuscola comunità
sopra Firenze: Sant’Andrea a Barbiana.
Siamo nel 1954. Nel 1965 don Milani scrive una lettera aperta a un
gruppo di cappellani militari che in un loro comunicato ufficiale
avevano definito vile e anticristiana l’obiezione di coscienza. Il
gesto gli costa un rinvio a giudizio per apologia di reato e una
condanna postuma. Con i ragazzi della scuola di Barbiana don Milani
compie una straordinaria avventura umana e spirituale, culminata nel
maggio del 1967 con la pubblicazione di Lettera a una professoressa,
opera collettiva oggi letta in tutto il mondo.
Perché leggere don Milani, oggi
«E poiché sei venuto al mondo, sei stato allevato ed educato, come puoi
dire di non essere, prima di tutto, creatura nostra, in tutto obbligato
a noi, tu e i tuoi avi?» Questo dicono le leggi a Socrate, secondoun
celeberrimo passo del platonico Critone. Più di un padre e una madre
sono per Socrate le leggi, senza le quali non esiste Città dove ragione
si oppone a ragione, ma solo la ragione del più forte, la guerra o il
dispotismo. Perciò Socrate accetta la morte e non fugge, pur sapendo
che la condanna è ingiusta.Antigone, nella più celebre tragedia di
Sofocle, disobbedisce invece alla legge di Tebe e di Creonte:la giovane
donna è «fuorilegge, devota» a una legge non scritta e «misteriosamente
eterna», che a quella positiva si oppone. Nelle figure di Socrate e di
Antigone si incarnano i modi dell’obbedienza e della disobbedienza in
quanto entrambi espressioni della libertà. Perché c’è obbedienza e
obbedienza. Obbedire a una legge cui si consente – e non a un uomo che
si pone al di sopra di essa – è esercizio di libertà come autonomia,
sovranità su se stessi. E don Milani si rivolge ai ragazzi della sua
scuola come ai «sovrani di
domani». Come ai cittadini che saranno, il cui esercizio di libertà è
anche esprimere la volontà di leggi più giuste, e dunque anche
obiettare, accettando socraticamente le conseguenze penali, a quelle
ingiuste. Invece l’obbedienza che «non è più una virtù», se mai lo è
stata, non è un modo della libertà, ma del suo contrario:
dell’asservimento, prigionia della mente e servitù del cuore. Può
essere l’obbedienza a un uomo e non a una norma legittima, o può essere
l’obbedienza cieca, o indifferente. Servitù è il vero nome di
quell’obbedienza che non è virtù. Questo è il cuore del pensiero di don
Lorenzo Milani, cittadino e cristiano, che si esprime in questi testi
pubblicati nel 1965 in difesa dei primi obiettori di coscienza alla
coscrizione militare e in risposta all’accusa di apologia di reato, per
la quale don Milani subì un processo. L’orrore della servitù volontaria
è il punto di fusione – al calor bianco – fra il demone di Socrate, che
libera dalla prigionia della mente, e la divinità nell’uomo di Cristo,
figlio e non servo, che libera dalla sudditanza del cuore. Don Milani
lo sa: lo dice nella Lettera ai Giudici, la sua fiammante, socratica
apologia, che ogni ragazzo dovrebbe leggere appena si sveglia al dubbio
e all’esistenza. Il Critone e l’Apologia di Socrate, insieme con i
quattro Vangeli: ecco le prime due fonti di quella «tecnica di amore
costruttivo per la legge» di cui il maestro di Barbiana si fa
apprendista, insieme con i suoi ragazzi.
LA PRESENTAZIONE - Il 20 luglio, ore 21.00, Libreria Coop Ambasciatori,
via degli Orefici, Bologna: Roberta De Monticelli, David Bidussa,
Paolo Flores D’Arcais e Lorenzo Fazio presentano la nuova collana
INSTANT BOOK (da Affari Italiani)
redazione@aetnanet.org
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