La scuola è alla fame. Miscellanea di fatti e curiosità raccolti dal web sul mondo della scuola.
Data: Giovedì, 19 maggio 2011 ore 17:00:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
Il trio
Berlusconi-Gelmini-Tremonti sta affamando la scuola, tagliando tutto
ciò che non si doveva tagliare. A Bologna, con lo slogan "La scuola ha
fame, io solidarizzo con la mia scuola", i genitori si sono piazzati
davanti all'Ufficio scolastico regionale per uno sciopero della fame a
staffetta contro i tagli alla scuola pubblica statale. Bella forma di
protesta, contro chi vuol rendere anoressico il sistema nazionale
dell’istruzione.
Di fame, però, si rischia di morire e l’irresponsabilità di
questo governo emerge, prepotente e drammatica, sui temi della
sicurezza. I soldi per l’edilizia
scolastica sono spariti, l’Anagrafe scolastica non si sa che fine abbia
fatto, e intanto le scuole cadono a pezzi. La notizia pubblicata da
Repubblica Firenze è di un ragazzino di 13 anni ferito e portato in
ospedale a causa di una vetrata che gli è caduta addosso. Un’altra
tragedia sfiorata. Vogliamo ricordare quelle, purtroppo,
avvenute? Novembre 2002, San Giuliano di Puglia (Campobasso): il crollo
di una scuola, a seguito di una scossa sismica, causa la morte di 27
bambini e bambini e della loro maestra. Ottobre 2004, Palestrina
(Roma): nella scuola materna di Zagarolo muore una bambina di 4 anni,
mentre giocava in cortile, vicino alla maestra, travolta da un cancello
vecchio e arrugginito. Novembre 2008, Rivoli (Torino): muore un ragazzo
di 17 anni per il crollo di un contro soffitto di un'aula, altri 20
studenti rimangono feriti.
Chiudiamo con una nota di colore, nero. Al sud va di moda ‘Faccetta Nera’,
imitando in questo altre scuole del profondo nord. In una scuola
privata delle suore Marcelline, frequentata dalla Lecce bene, hanno
pensato di rifare la storia d’Italia con le canzoni, da Faccetta Nera a
Bella Ciao. Un genitore di una bambina di colore ha protestato, e così
altre mamme, e alla fine le suore hanno fatto marcia indietro. C’è chi
ha definito "stupida" la polemica su Faccetta nera. Li ricordate i
versi? Ai bambini da 5 a 10 anni hanno fatto imparare a memoria:
“Faccetta nera, bell'abissina, aspetta e spera che già l'ora si
avvicina … E sfileremo avanti al Duce e avanti al Re”. E’ come se ai
bambini americani, anche quelli di colore, facessero imparare a memoria
i giuramenti del Ku Klux Klan. (di Giovanni Belfiori da Pd)
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