Oggi a Roma gli Stati Generali della Conoscenza
Data: Martedì, 17 maggio 2011 ore 07:51:30 CEST Argomento: Eventi
Si aprono
questa mattina a Roma gli Stati Generali della Conoscenza. Un
appuntamento preparato in mesi di lavoro comune da un cartello molto
ampio di associazioni e movimenti della società civile e delle
professioni, tra cui la CGIL e la FLC.
La scuola, l'università, la ricerca pubbliche sono beni preziosi per
ogni comunità nazionale, per i singoli cittadini, per lo sviluppo, non
solo economico di ogni Paese e non si può tollerarne la deriva a cui
questo governo le ha condannate. L'istruzione, la formazione e la
ricerca hanno bisogno di vere riforme, di interventi innovativi, di
investimenti: con questa convinzione i 32 promotori degli Stati
Generali hanno lanciato un appello affinché lavoro, sapere, diritti
tornino "al centro delle scelte strategiche per restituire fiducia e
futuro al Paese", ponendo fine a quella che hanno chiamato "emergenza
educativa, sociale, e occupazionale". (da Flc-Cgil)
Scopo degli Stati Generali è aprire "un grande spazio di confronto
pubblico – ha detto Domenico Pantaleo, segretario generale della FLC
CGIL – su temi che devono uscire dal chiuso delle stanze del potere e
della burocrazia ministeriale". Da questa rete fatta di tante idee e
opinioni diverse potranno scaturire proposte per migliorare nel suo
insieme il nostro formativo e di ricerca.
Gli Stati Generali che si tengono a Roma sono l'avvio, la prima tappa
di un percorso che ancora non sappiamo come si svilupperà e a cosa
porterà, ma i promotori si sono sforzati in questi mesi di costruire
una base comune, sintetizzata dal documento che aprirà i lavori di
oggi. Tra questi punti in comune c'è il diritto di ciascuno di accedere
al sapere, a un sapere libero da condizionamenti ideologici; il diritto
di ciascuno di formarsi per tutto l'arco della vita. Le istituzioni
educative hanno il compito principale di formare cittadini liberi, in
grado di decidere e scegliere della propria vita, e lavoratori
consapevoli e competenti. La ricerca deve essere libera, solo così può
servire gli interessi della comunità, altrimenti serve le lobbies che
la finanziano.
"Investire in conoscenza – ha detto Susanna Camusso – è una scelta
importante per indicare il Paese che vorremmo, perché la conoscenza
parla di democrazia, di autonomia delle persone e di libertà di
pensiero".
Il titolo che è stato dato all'assise di oggi e domani è già di per sé
programmatico: "Ridare futuro, speranza e fiducia al Paese è la
priorità. La conoscenza è lo strumento per farlo".
Alle 10 si apriranno i lavori con la presentazione del Documento
comune. Seguiteci, vi terremo informati del loro andamento. Grazie a
Radio Articolo1 sarà anche possibile seguire la diretta
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