I Capelli, come i precari, crescono… ma vengono improvvisamente tagliati. Entrambi possono essere “mossi” e “raccolti”
Data: Lunedì, 16 maggio 2011 ore 07:29:59 CEST
Argomento: Opinioni


Strane coincidenze o riferimenti semantici come presagio sinistro?
Il linguaggio del burocratese scolastico utilizza terminologie che risultano talvolta incomprensibili ai non addetti ai lavori… A proposito dei precari, passando in rassegna le parole maggiormente utilizzate negli ultimi anni, mi sono accorto che la maggior parte di queste converge verso il concetto di TAGLI.
idea della scuola si avvicina sempre di più a quella di una PARRUCCHIERIA. Se si presta attenzione alla terminologia, si può constatare che dopo la creazione delle graduatorie PERMANENTI, il Ministero ha deciso di abbandonare un TAGLIO demodé, inventandosi quelle di CODA e altre ancora di PETTINE. A guidare queste mode non poteva che essere qualcuno di nome MINI GEL! Tutta una parrucchieria che lavora sui TAGLI… Ormai il GEl è quasi vuoto.. L’ultima spremuta ha garantito solo 10mila ruoli… Ma Non si potrebbe fare un’ ESTENTION?
Come mai tutti i termini che utilizza il precario vanno a finire sempre in parrucchieria? Un LAVAGGIO del cervello per abituarsi ai TAGLI (parola vip sulla CRESTA dell’onda)?... Non ci è dato sapere.

Siamo in attesa che escano le graduatorie a SPECCHIO e quelle coi DRED. L’inserimento avverrà con la TINTA e gli stipendi dei docenti saranno presi a colpi di SPAZZOLA. Qualche FRANGETTA di precari cercherà di ribellarsi alla fermezza del GEL, ma alla fine, essendo questo un prodotto FISSATIVO, coprirà tutte le FRANGE, nel tempo di uno SHAMPOO, esclamando: “Che BARBA! CALVIZIE vi colga!”
Negli ultimi anni sono scomparse le DOPPIE PUNTE (per chi si ricorda della supervalutazione del servizio in montagna!).

A questo punto avanzo due proposte:
1. Se ormai l’assimilazione della nostra categoria ai capelli è così evidente e considerando che i capelli assunti in un cuoio capelluto medio sono circa 150 mila, perché non reclutare 150 mia precari?
2. Se la prima proposta non dovesse essere accolta, non si potrebbe attuare una politica terminologica fondata sul tema ARRUOLAMENTO?? Le parole che consiglio sono: VALORE, LEVA, SERVIZIO, MEDAGLIE, MISSIONE. Proporrei di utilizzare “INDETERMINATO” come intercalare!

Se nessuna delle due proposte andrà a buon fine, vorrà dire che la scuola avrà preso una brutta PIEGA e che noi precari saremmo stati IMBALSAMATI e costretti a cambiare lavoro: sarebbe un vero e proprio TRA-PIANTO…
Concludo augurando a tutti di arrivare al traguardo prima che tutti questi capelli diventino bianchi e che non venga varato un DDL FON, capace di bruciarli irreversibilmente.

Antonino Favara
Inviato da libero.tassella@fastwebnet.it






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