Socializzare a scuola con la Capoeira.Superare i pregiudizi fra culture
Data: Lunedì, 16 maggio 2011 ore 06:46:01 CEST Argomento: Comunicati
Il Liceo
Artistico “Renato Guttuso” di Giarre in collaborazione con
l’accademia Zumbi di Catania ha voluto affrontare il
tema del superamento delle differenze e delle lacerazioni pregiudiziali
tra culture parlando la lingua dei giovani, proponendo un
percorso che attraverso la Capoeira, azione scenica, ballo e
musica di fatto unisce ciò che appare distante e diverso
suscitando educando alla comprensione e alla solidarietà sociale e
interculturale.
La capoeira è, nella sua origine, una lotta di liberazione
dissimulata nella danza. Nacque come strumento di difesa degli schiavi
africani trapiantati in Brasile durante il periodo coloniale. Essa era
praticata nelle poche ore di libertà che venivano concesse agli
africani che, per nascondere l’enorme efficacia di questa lotta ai
padroni, vi aggiunsero la musica, canti e battiti di mani, dandole le
sembianze di una danza. Attraverso la Capoeira gli schiavi riuscirono a
tenersi legati alla propria tradizione e a non perdere la propria
identità.
Attualmente in Brasile viene insegnata nelle accademie, ma specialmente
viene praticata nelle strade e nelle piazze. In Italia sono sorte negli
ultimi 15 anni numerose accademie; tra le quali l’accademia Zumbi, che
prende il nome da un famoso Capoerista che alla fine del 600 liberò un
numeroso gruppo di schiavi e lo condusse alla libertà nel territorio
brasiliano. “Noi siamo la libertà, la libertà non muore”: questo il
motto fatto proprio dall’accademia Zumbi e dai Capoeristi.
Il gioco di Capoeira consiste in un’armoniosa combinazione di movimenti
di attacco e di difesa che simulano una lotta senza mai giungere al
contatto fisico; momento culminante è la Roda: i partecipanti si
dispongono in cerchio creando un centro di energia, e, accompagnati
dalla musica e dal canto, si impegnano a due a due in una
“comunicazione giocata”. Esistono tipi di gioco diversi a seconda del
ritmo infatti attraverso la musica i suonatori possono modificare il
gioco, comunicare messaggi al pubblico e ai giocatori.
Gli insegnanti e gli alunni hanno dimostrato di saper apprezzare il
prodotto di questa cultura e hanno non solo partecipato come
protagonisti nelle varie azioni sceniche e musicali, ma hanno
saputo approfondire i significati storici e sociali ad esse sottesi.
Rosa Spitaleri
redazione@aetnanet.org
|
|