Un anniversario, una precisazione “artistica” e una querelle didattica anti-invalsi in funzione degli esami di stato
Data: Domenica, 15 maggio 2011 ore 07:31:53 CEST Argomento: Redazione
1. E’ dal
26/6/2010 che ho il piacere di scrivere su questo sito.
Prima fu una mail al Prof. P. Almirante. Mi lamentavo con lui del fatto
che si conoscesse poco il “pianeta” istruzione artistica soprattutto
per quanto riguarda l’esame di Stato. La risposta fu un
amichevole invito a scrivere per aetnanet…
2. La precisazione. Diversamente da tutti gli altri indirizzi, nei
Licei artisti e negli Istituti d’arte la seconda prova viene svolta in
tre giorni per un totale di 18 ore. L’O.M. n. 42/2011, per la seconda
prova grafica o scritto-grafica - all’art. 12,7 - precisa che (anche
per quest’anno): “Nei licei artistici e negli istituti d’arte lo
svolgimento della seconda prova continua nei due giorni feriali
seguenti al giovedì 23 giugno per la durata giornaliera indicata nei
testi proposti” (di solito tre giorni, qualche volta anche 5 quando è
previsto un manufatto laboratoriale).
3. La QUERELLE. E’ passato il 10 maggio 2011 che si è portato via sia
la prova nazionale Invalsi per le seconde classi del superiore che i
milioni sprecati. Restano le polemiche. Ed io da queste pagine online
lancio una proposta di metodo e di merito. Apro un dibattito
didattico-culturale sulla terza prova di esame, vera alternativa
anti-Invalsi. Penso che vada fatta seriamente perché costituisce
il termometro vero della preparazione dei candidati ad uno specifico
diploma di maturità. Proviamo allora noi insegnanti a prepararla e
somministrala come si deve questa “terza prova” e così gli organi di
informazione la smetteranno di fare disinformazione banalizzandola come
se fosse un gioco televisivo alla Conti-Scotti. Ogni consiglio di
classe, applicando le varie tipologie per il tipo di diploma di ogni
Istituto, può così valutare le tre C (conoscenza, competenza e
capacità), pilastri della preparazione pre-universitaria e della
meritocrazia. Leggendo attentamente il DM 357 del 18/09/98 e le
successive modifiche sulla terza prova , c’è tanto da riflettere. Non è
assolutamente un “quizzone”. E’ una vera prova interdisciplinare e
pluridisciplinare! Altro che le prove Invalsi di matrice
anglosassone! La commissione può scegliere tra 5tipologie
A,B,C,D,E,F: trattazione sintetica di argomenti; quesiti a
risposta singola; quesiti a risposta multipla; problemi a soluzione
rapida; analisi di casi pratici e professionali; sviluppo di progetti.
Addirittura per il mondo dell’Arte, c’è nel decreto 357 una ulteriore
scelta tipologica aggiuntiva riferita soprattutto ai Licei artistici
(chiamiamola G): “Al fine di accertare in particolare le capacità
di integrazione e applicazione dei linguaggi plastico-visuali ad una
problematica architettonica, può essere richiesto – ai candidati - lo
sviluppo di un progetto anche attraverso la lettura, l'analisi e
l’interpretazione grafica dei caratteri compositivi, stilistici,
costruttivi di un'opera o di un complesso monumentale. Negli Istituti
d'arte è richiesta una produzione, a carattere scritto-grafico, intesa
ad accertare le capacità di argomentare e motivare il processo
progettuale come sèguito nella seconda prova scritta, anche sotto il
profilo storico, culturale, socio-economico, tecnologico e artistico".
Certo con la tipologia “C” (i quiz a risposta multipla) ci sbrighiamo
tutti con poco…
Colleghi professori, la scuola non è tutto un quiz!
E allora: su le maniche e tutti al lavoro. I soldi - da anni - sono
sempre quelli e anche meno!
Buona festa dell’autonomia siciliana, anche se è capitata di domenica.
Giovanni Sicali
giovannisicali@gmail.com
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