Altra uscita della Carlucci: Basta fannulloni, proposta per i prof... professionisti
Data: Giovedì, 12 maggio 2011 ore 14:17:28 CEST Argomento: Rassegna stampa
Dopo
i 'prof' di sinistra e i libri 'comunisti', nel mirino del Pdl anche gli insegnanti
'fannulloni'. Una nuova proposta di legge, a prima firma Gabriella Carlucci, già autrice del
progetto di un commissione d'inchiesta sui testi scolastici, propone di 'professionalizzare' i docenti
attraverso l'iscrizione a un Albo nazionale, e di sottoporli
peridiodicamente alla valutazione di una Commissione scolastica,
presieduta dai presidi, che ne determinerà la 'carriera',
penalizzando, anche
attraverso un 'taglio' dello stipendio, chi non sarà 'efficiente'.
La proposta, depositata di recente alla Camera, è stata sottoscritta da
un corposo 'drappello' di colleghi di Carlucci, tra cui il capogruppo
Pdl in commissione Cultura, Emerenzio Barbieri: 12 sono co-firmatari,
altri 12 stannno aderendo alla proposta proprio in questi giorni. Il
testo reca il titolo 'Norme
generali sullo stato giuridico degli insegnanti delle istituzioni
scolastiche e formative' e, in pratica, ridisegna totalmente l'accesso
alla scuola. Diventeranno maestri e professori, idonei cioè
all'"esercizio della professione", coloro che avranno superato
un esame di Stato e saranno iscritti a un 'Albo nazionale dei docenti',
dopo specifica formazione di livello universitario. Il reclutamento nelle scuole statali avverrà
per concorsi a titoli riservati solo agli iscritti all'Albo. "Le
prestazioni dei docenti", è scritto nel testo all'articolo 2, saranno
"valutate e verificate ai fini della progressione economica e di
carriera".
All'articolo 3 si sancisce che la
professione docente si articola su tre livelli, con trattamento
economico differenziato: docente 'iniziale', 'ordinario' ed 'esperto',
"che costituiscono riconoscimento giuridico ed economico della
professionalità maturata" senza "sovrardinazione gerarchica". Di
fatto pero', il docente 'esperto' avrà un ruolo 'privilegiato', visto
che si occuperà anche della formazione iniziale e dell'aggiornamento
dei colleghi, del coordinamento di dipartimenti o gruppi di progetto. Farà poi parte della Commissione di
valutazione e collaborerà con il dirigente scolastico.
All'interno di ciascun livello professionale ci sarà una "progressione
economica automatica per anzianità". I
docenti dei primi due livelli saranno soggetti alla valutazione
periodica della Comissione sui risultati raggiunti in base
all'efficacia dell'azione didattica e all'impegno professionale.
La Commissione 'ad hoc' per gli
insegnanti, prevista dalla proposta di legge Carlucci già assegnata
alla commissione Cultura della Camera e sottoscritta da altri 24
deputati Pdl, valuterà: 1)
l'efficacia dell’azione didattica e formativa; 2) "l'impegno
professionale nella progettazione e attuazione del piano dell’offerta
formativa; 3) il contributo fornito all’attività complessiva
dell’istituzione scolastica o formativa; 4) i titoli professionali
acquisiti in servizio.
La valutazione, precisa il testo all'articolo 3, "non ha carattere
sanzionatorio", pero' in "caso di esito gravemente negativo e
adeguatamente documentato" sui i primi due punti verrà sospeso
"temporaneamente" (non si specifica per quanto) "la progressione
economica per anzianità". In pratica, quindi, ci sarà una sanzione per
i docenti che, a giudizio della Commissione, non si si impegneranno.
E c'è di piu'. La 'cattiva valutazione', non solo
taglierà una parte dello stipendio, ma inciderà anche sulla
progressione di carriera (ossia il passaggio da livello all'altro)
perchè "le valutazioni periodiche" costituiranno "credito professionale
documentato" e saranno raccolte nel "fascicolo personale del docente".
Insomma, faranno curriculum. La Commissione sarà presieduta dal preside
e composta da tre docenti esperti, interni alla scuola, e da un
rappresentante designato a livello regionale dall’organismo tecnico
rappresentativo della categoria. La Commissione verrà rinnovata ogni
cinque anni.
L'avanzamento dal livello di docente 'iniziale' a quello 'ordinario'
avviene con selezione per titoli, tenendo conto delle valutazioni della
Commissione e dei crediti formativi.
Si diventa 'senior', ossia docente 'esperto', mediante
formazione e concorso, espletato a livello di reti di scuole, per
verificare il possesso dei "requisiti culturali e professionali"
richiesti.
E poi, il ministro dell'Istruzione
avrà voce in capitolo sui criteri che le istituzioni scolastiche
adotteranno per la progressione di carriera dei loro docenti. Con un
regolamento apposito si stabiliranno, infatti, le modalità di
composizione delle commissioni per gli avanzamenti di carriera, le
procedure di valutazione, i tempi per l’espletamento delle funzioni e
le eventuali competenze amministrative ad esse delegate.
In base alla proposta Carlucci (Pdl), che ridefinisce lo stato
giuridico degli insegnanti, cambiando le modalità di reclutamento e
introducento progressioni di carriera ed economiche per livelli, il
ministro dell'Istruzione deciderà inoltre, tramite decreto, i 'flussi'
di ingresso annuali dei docenti per i livelli di ordinario ed esperto,
determinando il contingente massimo di personale. Il decreto stabilirà
poi le modalità per il coordinamento delle procedure 'selettive' che
svolgeranno le singole scuole a cui potranno partecipare sia i docenti
interni sia quelli esterni.
Viene anche istituita la figura del
'vicedirigente delle istituzioni scolastiche e formative', che svolgerà
attività di collaborazione "diretta" col preside e viene "esonerato"
dal servizio scolastico. In caso di assenza o impedimento del
dirigente, il vice lo sostituisce a tutti gli effetti. Il vicedirigente
è "sovraordinato gerarchicamente" ai docenti. All'incarico si accede per concorso
riservato agli insegnanti 'ordinari' ed 'esperti' laureati. Ci saranno
graduatorie di idoneità permanenti di livello provinciale per ogni
ordine e grado di istituzioni scolastiche e formative.
Con la proposta Carlucci, infine,
poichè gli insegnanti diventano una categoria di professionisti, si
crea un'area contrattuale autonoma e un'organismo di rappresentanza
nazionale, con diramazioni territoriali, che redigerà il Codice
deontologico e potrà comminare sanzioni agli iscritti all'Albo.
Nell’ambito di ogni organismo sono
istituite distinte commissioni disciplinari per la scuola
dell’infanzia, per la scuola primaria, per la scuola secondaria di
primo grado, per la scuola secondaria di secondo grado e per
l’istruzione e formazione professionale. I prof. avranno,
infine, una loro rappresentanza
sindacale 'autonoma', composta esclusivamente da docenti, che
definirà, spiega la deputata Pdl nella premessa, di "un contratto piu'
snello che intervenga sulle materie che gli sono proprie e quindi sui
punti che non incidono sulle competenze professionali e sulla
organizzazione della carriera. In particolare: orario, retribuzione,
mobilità, nonché riconoscimento dell’autonomia contrattuale di una
categoria di professionisti". (da www.dire.it)
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