''Insegnanti fanno politica in classe? Garagnani non sa di cosa parla
Data: Giovedì, 12 maggio 2011 ore 12:24:48 CEST Argomento: Rassegna stampa
"I docenti
inculcano valori contrari a quelli delle famiglie", aveva detto qualche
tempo fa il Presidente del Consiglio. Ecco che il fido Garagnani mette
nero su bianco e presenta una proposta di legge in base alla quale "il
docente dovrà astenersi in ogni caso da qualunque atto di propaganda
politica o ideologica nell'esercizio delle attività di insegnamento
anche di carattere integrativo, facoltativo od opzionale".
Per il deputato PDL dovrà essere il dirigente scolastico a vigilare
affinchè ciò non avvenga. Riteniamo che la proposta dell'onorevole
Garagnani confermi quale sia la considerazione di questo Governo nei
confronti degli insegnanti italiani e sia perfettamente coerente con
l'attacco che si sta portando alla scuola pubblica e alla libertà di
insegnamento.
È gravissimo il susseguirsi di interventi denigratori nei confronti dei
docenti, dei dirigenti o del personale ATA: si colpiscono i lavoratori
e le lavoratrici per colpire in realtà la scuola pubblica italiana.
I docenti italiani, sappia Garagnani, educano i bambini e gli studenti
al pensiero libero e critico, perchè questa è la missione della scuola.
Il deputato PDL invece auspica una scuola diversa, del pensiero unico,
autoritaria. Non è questa la scuola descritta nella nostra
Costituzione, unico riferimento degli insegnanti italiani.
Infine, l'onorevole ha anche affermato che sono molti i casi di
"inculcatori" soprattutto in Emilia Romagna tra i professori iscritti
alla CGIL. Stenderemmo un velo pietoso su queste ultime affermazioni se
non fosse per il fatto che proprio in questa regione si è verificato,
un anno fa, un fatto estremamente grave: il dirigente dell'ufficio
scolastico regionale si era preso la briga di scrivere una circolare
minacciosa con la quale si voleva impedire qualunque commento critico
all'operato del governo. Questa uscita gli era costata la richiesta di
dimissioni fatta sia dalla FLC e dalla CGIL oltre che una censura del
consiglio regionale.
Vogliamo ricordare a Garagnani che la CGIL è una organizzazione
sindacale che ha fatto della difesa dei valori costituzionali un punto
identitario. Quindi, pretendiamo massimo rispetto per la nostra storia,
per la nostra azione sindacale e ovviamente per i nostri iscritti,
soprattutto da chi, come l'onorevole, ricopre incarichi di
rappresentanza così importanti.
La lotta politica e la propaganda non autorizza nessuno, nemmeno
l'onorevole Garagnani, a delegittimare una organizzazione sindacale, i
suoi iscritti ed una intera categoria di lavoratori. (da Flc-Cgil)
redazione@aetnanet.org
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