I presidi messinesi chiedono al ministro organici adeguati
Data: Giovedì, 12 maggio 2011 ore 08:19:05 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Non sono certi mancati gli interventi, alcuni particolarmente appassionati, all'assemblea sindacale dei dirigenti scolastici tenutasi ieri mattina, all'iti Verona Trento, su iniziativa di Cgil-Flc, Cisl-Scuola e Uil-Scuola: oltre una quarantina i partecipanti.              
 All'ordine del giorno c'erano tutti i temi più scottanti della categoria e dell'intero mondo della scuola superiore: dalla preoccupante situazione degli organici in provincia, conseguente alla riforma Gelmini, ai nodi più intricati della contrattazione nazionale e integrativa, alla valutazione del merito e della premialità. Dopo il saluto e le riflessioni del preside dell'Iti "ospitante", Pio Lo Re, hanno svolto le loro analisi i segretari provinciali di categoria Graziamaria Pistorino, della Cgil-Flc, Laura Fleres della Cisl-scuola e Calogero Lama della Uil-scuola ed il coordinatore nazionale dei dirigenti scolastici aderenti alla Flc-Cgil, Gianni. Quindi è seguito il dibattito in cui è suonato più volte il richiamo al momento di difficoltà della categoria, in particolare la cosiddetta "solitudine del preside", stretto se non stritolato tra l'applicazione della riforma e dei parametri, le pesanti conseguenze didattiche e organizzative dei tagli agli organici e i bisogni e le istanze delle famiglie.
Alla fine dell'incontro, un documento è stato redatto dai rappresentanti sindacali ed approvato all'unanimità dei presenti. L'assemblea dei presidi della provincia invita, dunque, il ministro dell'Istruzione, dell'università e della ricerca, Gelmini, «a farsi urgentemente carico della complessità delle problematiche, dando risposte adeguate alla gravità e alle dimensioni dei problemi, determinando organici adeguati alle esigenze reali delle istituzioni scolastiche con un immediato superamento dei vincoli imposti. Ciò appare doveroso da pare del ministro, invece di assumere atteggiamenti di colpevolizzazione dei dirigenti scolastici, i quali sono costretti a segnalare la gravità di una situazione nella quale, peraltro, nonostante tutto, sono responsabilmente impegnati a trovare soluzioni che garantiscano, il più possibile, il mantenimento della funzionalità dei servizi e dell'efficacia complessiva dell'attività didattica.(a.t.)    (da Gazzetta del Sud)

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