Adida-Presidenti, Ministri e Consiglieri
Data: Mercoledì, 11 maggio 2011 ore 11:30:00 CEST
Argomento: Comunicati


Sono passate alcune settimane da quando il nostro esuberante Presidente del consiglio ha lanciato la sua picconata contro la scuola pubblica. Si sono alzati scudi si sono levate proteste ma a distanza di poco tempo, inspiegabilmente tutto tace.
Il Presidentissimo, sull’onda della mania persecutoria causata da allergia bolscevica e alimentata del giudizio milanese di turno, aveva accusato la scuola pubblica di essere diventata una macchina per “inculcare” ideologie sinistrorse alle giovani menti italiane auspicando che tutti si iscrivessero alle scuole cattoliche…
L’accusa poteva anche suonare reale, l’esposizione affabile del dott. Mediaset è di invidiabile influenza, però, ad un orecchio attento e non “defilippizzato”, immediatamente è ronzato qualcosa che ha coperto ogni pur minima ragione che giustificasse l’affondo del premier.
Maa…se metà degli italiani sono con lui, come recitano quotidianamente i sondaggi di opinione, possibile che gli insegnanti siano TUTTI appartenenti all’altra metà??? Nemmeno una sfortuna di fantozziana memoria potrebbe far avverare una tale eventualità per cui senza scendere nel merito delle accuse, il castello delle stesse appare già pesantemente incrinato da un ragionamento talmente stupido e illogico che mette in ridicolo chi ha potuto pensare di avere una scuola governata da soli insegnanti di sinistra!
L’insulto, improvvisamente, invece di rivolgersi a chi è contrario all’On. Berlusconi  si ripercuote su tutti quegli insegnanti (ormai pochi) che magari lo difendono e soprattutto su tutti, e sono la maggioranza, degli insegnanti che svolgono il loro lavoro di guide ed esempio per le nuove generazioni. Se si sostiene che la scuola disprezza il valore della famiglia vuol dire che tutti i docenti che hanno difeso ed insegnato questo valore hanno fallito nel loro intento…grazie presidente!
Quindi cari colleghi “di sinistra” sappiate che siete incapaci per nascita, mentre, ai cari colleghi “non di sinistra” ricordo di essere altrettanto incapaci perché del vostro pensiero nessuno se ne è accorto…
”MA MI FACCIA IL PIACERE!!!”
E le scuole cattoliche come l’hanno presa?
Se non fossero bene educate direbbero: “ nel cu…ore!”
Infatti, nonostante i proclami, le Scuole Cattoliche da anni lamentano di essere abbandonate dalla Ex Pubblica Istruzione che, dopo aver concesso la parità, pretende che si eseguano TUTTE le costose lungaggini burocratiche del Ministero così come avviene nella scuola pubblica, pretende che gli insegnanti debbano essere scelti negli elenchi degli abilitati degli Uffici scolastici Provinciali, pretende di controllare gli insegnamenti impartiti,  pretende che gli stipendi siano equiparati ma, in cambio di questo concede soltanto dai 300 ai 500 euro a studente, risparmiando così circa 5500 euro pro alunno di soldi pubblici!
La parola risparmiare ultimamente mette i brividi: chi risparmia?
Le famiglie sicuramente no, perché, bene o male un anno di paritaria costa dai 1000 ai 3000 euro che non vengono detratti interamente dalle tasse!!! L’unico che spende di meno, in teoria, è il Ministero che dopo aver sbolognato agli enti locali la cura e la manutenzione degli edifici scolastici adesso cerca un modo per piazzare anche gli alunni, mentre il cittadino italiano continua ignaro a pagare!
Valutando il lato finanziario dell’intervento si potrebbe supporre che il buon Presidente parlando di “valori famigliari” della scuola cattolica si riferiva al lavoro degli amministratori che, come “buoni padri di famiglia”, riescono a far quadrare i bilanci con metà delle spese!
Visto che gli insegnanti di entrambe le parti sono i più malpagati del mondo, forse il Premier dovrebbe evitare di riferirsi ai poveri docenti e prendere nel suo ministero gli amministratori delle scuole cattoliche  mandando a casa tutti i capoccioni che per anni hanno gestito il comparto scuola tagliando i finanziamenti alle scuole, tenendo bassi gli stipendi e, magia, riuscendo ad alzare le spese del ministero!!!
Che il nostro Primo Ministro esterni talvolta senza collegare del tutto il pensiero alla realtà, è un dato di fatto, quello che più preoccupa è il comportamento di tutte le strutture governative e ministeriali che dovrebbero fargli pervenire dati reali ed oggettivi. Per quanto si possano condividere o meno le opinioni Berlusconiane sulla scuola, dobbiamo convenire che, visto che ha figli grandicelli, le sue non sono osservazioni di prima mano, ma sono giudizi formati su consigli di terze persone da una persona che oltretutto comincia ad avere qualche annetto sulle spalle.
Proprio per questo motivo l’instancabile coordinatrice nazionale Adida, Prof. Francesca Bertolini, ha voluto chiedere al più gettonato dei consiglieri Gelminiani, il dott. Marco Bruschi in arte (quale?) Max, cosa pensasse un giovane, eletto ad indirizzare le scelte del Ministro sul futuro della scuola, delle discutibili affermazioni del Presidente del Consiglio. 
Lo ha fatto candidamente e pubblicamente sul social Network più famigerato del pianeta (Facebook), dato che il “ciòfane” consigliere predilige i moderni mezzi di comunicazione di Brunettiana indicazione per essere a contatto con quelli che, mentre lui consiglia, magari stanno lavorando nelle scuole d’Italia.
Il Bruschi è noto per sbandierare ai quattro venti la ricerca del merito nella scuola pubblica, salvo dimenticare che lui insegna saltuariamente in una scuola privata, ma data la sua posizione istituzionale di Consigliere del Ministro tutti si aspettavano una accorata difesa dell’operato del Ministero, o quanto meno, una abile minimizzazione dell’infelice discorso del Premier, invece per diversi giorni non si è avuto nessun commento.
L’indomita Francesca Bertolini ha rincarato la dose: “Ogni volta che un uomo non risponde e/o cambia le carte in tavola per non rispondere dimostra la sua vigliaccheria, è come tirarsi una zappa sui piedi da solo. Visto che il consigliere sacrifica sull'altare del merito 40.000 lavoratori onesti, voglio vedere quanto è meritevole. Io dico quel che penso e non scappo, vediamo se lui sa dimostrare di saper fare almeno questo. Che dimostri di essere meritevole con i fatti... Ci dica se il Premier ha torto o ha ragione. Qui si tratta di tagliare tutto alla scuola pubblica per dare alla privata. Si tratta si sputare sopra il bene più prezioso della Nazione. Bruschi che ha fatto mille discorsi sul merito, cosa ne pensa? Anche lui sputa sulla scuola pubblica? Sappia che il suo silenzio verrà interpretato come un assenso. Oppure per una volta vuole difendere un bene che è di tutti?”
Nessuna risposta…
Francesca Bartolini bannata… Come pure il coordinatore del CPS Brunello Arboreo (Singolare che il consigliere del Ministro abbia bannato dalla sua bacheca rispettivamente i rappresentanti dei docenti precari non abilitati e abilitati)
Rispondendo ad un commento successivo il consigliere Marco Max Bruschi risponde: “ Caro Alessio, sul merito la penso più o meno come Belardelli sul corsera.”…
I fatti si commenterebbero da soli, invece qui c’è da rimarcare ancora una volta che i problemi della scuola vengono dall’alto!!!
Il Premier "impazzito" spara a zero su chi insegna mettendo tutti in un unico calderone, il Ministro Gelmini non sa più  come commentare il suo operato e nelle trasmissioni in cui appare si auto accusa trasformandosi in sindacalista, il consigliere del merito si trincera dietro le parole di un giornalista… dove stiamo andando?
A mio modesto parere hanno toccato il fondo e ora, cominciano a scavare!
L’articolo del corsera rimanda al solito discorso sugli insegnanti incompetenti. Per mitigare l’impatto del discorso del premier si sostiene che il vero problema è l’incompetenza degli insegnanti causata, non da una scarsa preparazione, da una mancanza di aggiornamento, da una ribellione politica o da una vendetta nei confronti di chi non paga il giusto per un lavoro così importante bensì, udite udite, dall’immissione in ruolo nel corso degli anni passati di migliaia di PRECARI!!!
Signore e signori il consigliere ha consigliato!
Ancora una volta l’untore è stato trovato: il precario è l’origine di tutti i mali della scuola!
Ahimè non stupisce la reazione di Bruschi, che altro non ha esibito se non una dimostrazione della sua coerenza di pensiero, dato che appena qualche tempo fa il consigliere, a Roma in un incontro ufficiale del ministero, ha pronunciato pressappoco le seguenti parole “ci sono supplenti che da 20 anni insegnano senza riuscire ad entrare in ruolo, ormai sono demotivati, sono vecchi perché hanno 40/45 anni, è ora di mandarli a casa!”.
Certo che la ricerca del merito si fa mandando a casa degli onesti lavoratori, oppure inventando l’ennesimo corso-esame-farsa universitario che serve ad ingrassare le opulente tasche delle facoltà, oppure preparando il solito test con aridi quiz in stile patente per valutare in maniera anglosassone le capacità di un giovane italiano che vuol fare della sua capacità di trasmettere educazione ed informazione un mestiere per la vita.
Il vero pericolo, non risiede nelle agghiaccianti proposte consigliate, ma nella scelta stessa del consigliere.
Le opinioni del Premier, le scelte del Ministro, il futuro di decine di migliaia di onesti lavoratori, saranno sottoposte al “consiglio” di un soggetto che NON ha esperienza, in quanto dal suo curriculum pubblicato online e liberamente scaricabile dal sito istruzione.lombardia.it, si evince che ha una sola laurea che gli ha permesso, che fortuna, di entrare come docente in una Università privata…
A consigliare sul futuro della scuola non è una persona che per anni ha insegnato, ha vissuto a fianco di studenti e colleghi, ha visto la scuola dall’interno, magari ha diretto una scuola, bensì una persona che ha come MERITO più grande, certificato e documentato dai curriculum che egli stesso ha pubblicato e liberamente scaricabili on line, quello di avere raccolto un bel po’ di voti alle elezioni.
Non ci sono parole per commentare oltremodo la figura del Maximo consigliere, forse dovremmo dare retta al presidente Berlusconi, tornare alla scuola cattolica e pregare!
Pregare perché il cielo illumini le menti che stanno distruggendo la scuola e gli ignari lavoratori della scuola o magari pregare, perché onesti, competenti e meritevoli insegnanti che, dopo essere stati abbandonati da Governo, Ministero e Sindacati si sono ritrovati insieme in ADIDA per difendere autonomamente i propri diritti di lavoratori, riescano a vincere l’ardua battaglia contro quelli che “inculcano insani consigli” nelle menti di chi ci governa!
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