Mille posti in Campania per i precari e partono le prove Invalsi
Data: Martedì, 10 maggio 2011 ore 16:30:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
A contare i
posti vacanti nel mondo della scuola in Campania - i posti che il
governo Berlusconi ha promesso di coprire con nuove immissioni in ruolo
nel prossimo triennio - ci ha pensato la Flc Cgil, nell'attesa che il
ministero dell'Istruzione elabori le tabelle con i numeri, regione per
regione, di quanti dovranno essere assunti a tempo indeterminato. E si
scopre che in Campania sono, a oggi, oltre 4.700. I dati forniti dal
ministro Mariastella Gelmini parlano di 67 mila posti vacanti in tutta
Italia, praticamente la metà di quanti ne conta la Cgil (che giunge a
130 mila) al netto dei tagli previsti per il prossimo anno scolastico e
con una previsione prudente dei futuri
pensionamenti.
Il grosso dei posti disponibili, in Campania, è per il personale Ata
(bidelli e amministrativi): ne mancano all'appello, attualmente, ben
3.696. Sul fronte dei docenti, invece, i posti effettivamente
disponibili saranno, a settembre, 1.008. Non perché siano
effettivamente 1.008 i posti vacanti (che ad oggi assommano a 2.347),
ma per effetto dei tagli imposti da Roma per il prossimo anno
scolastico: in Campania ci saranno 1.339 posti in meno, in cattedra;
sforbiciando qui e lì, riempiendo le classi di alunni fino
all'inverosimile, fregandosene dei limiti legati alla presenza degli
studenti disabili, riorganizzando le cattedre, tagliando il tempo
scuola, il ministero ha stabilito che gli esuberi saranno 1.339 e
dunque che i posti disponibili si limiteranno a 1.008.
Gli insegnanti precari che avranno più possibilità di ottenere il
contratto a tempo indeterminato sono quelli delle scuole medie: qui
sono 729 i posti vacanti dopo le nomine di quest'anno, e 353 sono i
posti disponibili nella scuola dell'infanzia. Praticamente nessuna
speranza per i precari delle scuole elementari, dove il ministero manda
a casa 606 persone, e delle scuole superiori dove gli esuberi sono 602.
Intanto oggi cominciano, pur tra le polemiche sollevate dai sindacati e
da alcune scuole, le prove Invalsi per la valutazione dei livelli di
apprendimento degli alunni, negli istituti di ogni ordine e grado.
Stamattina iniziano gli studenti delle seconde classi delle scuole
superiori, con le prove di italiano e matematica, domani tocca ai
piccoli di seconda e di quinta elementare, che terranno le prove di
italiano oggi e quelle di matematica venerdì, mentre giovedì sarà la
volta dei ragazzini di prima media (sempre italiano e matematica).
Prove Invalsi nelle quali la Campania, come le altre regioni del Sud,
fa una pessima figura, essendo i suoi studenti fra quelli con i
risultati peggiori; ma l'anno scorso, almeno in matematica, i ragazzini
campani hanno recuperato lo svantaggio rispetto ai coetanei del resto
del Paese. (da http://napoli.repubblica.it/ di
Bianca De Fazio)
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