Ennesimo spot elettorale che il nostro Capo di governo sta facendo
Data: Sabato, 07 maggio 2011 ore 10:30:00 CEST
Argomento: Redazione


Nuove assunzioni nella scuola: sono queste le parole che ha annunciato il premier Silvio Berlusconi dopo l'approvazione del decreto di Sviluppo da parte del Consiglio dei ministri di oggi.
Si tratta, come ha spiegato il capo del Governo, di "assunzioni a tempo indeterminato" a vantaggio di "decine di migliaia di precari della scuola, pari al numero dei posti vacanti". (A Catania saranno ben 245 i perdenti posto solo nella scuola primaria).
Questo è l’ennesimo spot elettorale che il nostro Capo di governo sta facendo, vuole far credere a quegli italiani che ancora confidano in lui, che questo governo è quello del fare e che non è vero quello che dicono quelli dell’opposizione o di quella parte di insegnanti appartenenti alla sinistra. Ma come può dire certe cavolate, perché non dice che a partire dal prossimo anno scolastico avremo un significativo aumento di alunni per classe anche in presenza di bambini diversamente abili, fino a 29, nonostante la normativa ancora vigente preveda un massimo di n. 20 alunni.        Con l’accorpamento di classi già funzionanti si verificherà, oltre all’aumento di bambini per classe, anche la perdita della continuità didattica e dello smembramento del gruppo classe. Per non parlare della sicurezza per i bambini e il personale.
Questo ovviamente non viene detto. Perché non dice che vuole sminuire l’importanza della scuola statale a favore della scuola privata? Cosa voleva dire con: "Può succedere che qualcuno mandi i ragazzi a scuola e abbia la sventura eccezionale di trovare insegnanti di sinistra che usano libri di sinistra e inculcano idee di sinistra".
Questo governo sta remando contro la scuola pubblica, loro dicono che all’atto dell’iscrizione, i genitori possono esprimere le proprie opzioni rispetto alle possibili articolazioni dell’orario settimanale, che, in base all’art. 4 del Regolamento, è così strutturato: 24; 27; fino a 30; 40 ore (tempo pieno). L’accoglimento delle opzioni fino a 30 ore settimanali o per il tempo pieno è subordinato alla esistenza delle risorse di organico e alla disponibilità di adeguati servizi, circostanze queste che, in base agli elementi in possesso delle singole istituzioni scolastiche, dovranno essere portate a conoscenza dei genitori all’atto dell’iscrizione. Ma questo solo sulla carta perché poi effettivamente non è così, infatti tempo fa leggevo che una signora aveva iscritto la figlia nella prima della scuola primaria, scegliendo come opzione le 40 ore (tempo pieno).
In quella scuola i genitori di altri 56 bambini avevano optato per questa soluzione. Ma poi non è stato possibile accontentare tutti i bambini perché, pur essendoci nell'organico della scuola, i maestri sufficienti a coprire l'orario e gli spazi/mensa/ecc ... si formavano solo 2 prime con il numero massimo di alunni (27?), perché erano solo 2 le classi V in uscita che facevano le 40 ore e gli altri bambini sarebbero stati trasferiti ad altre scuole, secondo l'ordine di iscrizione. E tutto ciò è corretto?
Fra qualche annetto vedremo che il tempo scuola si fermerà a sole 24 ore settimanali, io genitore lavoratore, non posso mandare mio figlio in una scuola che mi sta aperta fino alle 12.30 quindi …… scoperto l’arcano, mando mio figlio nel privato, del resto lo Stato mi dà il bonus quindi, perché mandare il mio pargoletto in una scuola che non mi offre nulla?
   Sebastiano Luca Consoli  (Inviato da Libero Tassella)

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