USB: Scuola, lavoro e dignità. Blocchiamo tutto e riprendiamoci tutto
Data: Venerdì, 06 maggio 2011 ore 08:33:49 CEST Argomento: Comunicati
Nei giorni scorsi
nel pieno degli sbarchi di migranti nordafricani a Lampedusa,
introducendoci nel dibattito su "code" o "pettine", abbiamo lanciato lo
slogan "libertà di movimento per i migranti e per i precari", per
rivendicare il rispetto da parte del ministero delle sentenze dei
tribunali e della Consulta che avevano ristabilito il diritto alla
libertà di movimento dei lavoratori su tutto il territorio nazionale,
calpestato negli ultimi due anni dall'ottusità "padana".
Siamo consapevoli che la riapertura
delle graduatorie rappresenta l'obiettivo minimo, al di là del quale
rimane aperto e irrisolto l'enorme problema del precariato nella
scuola.
Con la riapertura delle graduatorie il "barcone dei precari" approda
oggi a Lampedusa evitando la condanna dei "rimpatri" leghisti, ma da
domani ricomincia la lotta per scappare dalla precarietà, come i
migranti sono scappati dai centri di detenzione. La dignità dei
lavoratori è fuori dal recinto del precariato.
Il Decreto Sviluppo varato oggi dal governo, anticipato da un
comunicato ufficiale del MIUR, contiene un piano di immissioni in ruolo
che prevede la stabilizzazione di 30.000 docenti e 37.000 ATA in tre
anni ! Poco più di ventimila lavoratori l'anno sono una cifra ridicola
se messa in relazione col numero totale di lavoratori precari
(250.000), col numero di pensionamenti previsti nello stesso periodo
(circa 90.000) e, non ultimo, con i reali bisogni didattici e
organizzativi della scuola italiana. Il comunicato ministeriale informa
che le immissioni in ruolo per l'anno scolastico 2011/12 saranno
effettuate sulla base delle graduatorie del 2010/11, ma un successivo
comunicato ufficiale di rettifica chiarisce che saranno effettuate
sulla base delle "graduatorie vigenti" (..."vigenti" quando?). Senza
entrare per il momento nel merito delle profonde zone d'ombra e delle
incredibili contorsioni giuridiche di questo misterioso decreto, in
attesa della sua pubblicazione o dell'ennesima rettifica, sembra
peggiore perfino dell'accordo raggiunto la settimana scorsa tra
ministero e sindacati (TUTTI) firmatari di contratto, che prevedeva
70.000 immissioni in ruolo.
E' QUESTO IL NUOVO PATTO SOCIALE?
Noi non ci stiamo!
Bisogna rilanciare con decisione la mobilitazione contro i tagli della
Legge 133/08, unica vera causa dell'emigrazione dei lavoratori dal sud
al nord, e per l'istituzione di un serio piano di immissioni in ruolo
che porti in tempi brevissimi alla stabilizzazione di tutti i precari.
E' giunto il momento di riaprire il conflitto nelle scuole a partire
dal boicottaggio delle prove INVALSI, per arrivare quindi allo SCIOPERO
DEL PERSONALE ATA, in preparazione per i primi giorni di giugno, e allo
SCIOPERO DEGLI SCRUTINI.
Blocchiamo tutto e riprendiamoci tutto: SCUOLA, LAVORO E DIGNITA'
USB SCUOLA
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