E finiamola con questa guerra dei poveri precari della scuola
Data: Giovedì, 05 maggio 2011 ore 13:09:23 CEST
Argomento: Redazione


Oh finalmente, ci sono riusciti a far scoppiare la guerra dei poveri precari della scuola! Dopo la guerra della Libia, sentivamo proprio la mancanza di un altro scontro di civiltà per la democrazia e i diritti. E quel che è peggio, è che alcuni deputati del PD sono caduti nella trappola, nella giungla delle controversie giuridiche, nelle polemiche del 'pettine si, pettine no' e delle riaperture delle GaE, forse, per pressioni di qualche sigla sindacale o per meri interessi elettorali e di bottega,  coinvolgendo il povero on. Bersani (magari fosse stato lui il ministro della Pubblica Istruzione, sicuramente, non saremmo arrivati a questo punto: il governo Prodi, a suo tempo, aveva previsto un piano pluriennale di immissione in ruolo per le graduatorie ad esaurimento). Ma le responsabilità, tremende e indelebili, dello sfascio della scuola pubblica, sono solo del governo Berlusconi e del ministro Gelmini. E’ vero: ognuno di noi, nell’ultima graduatoria ad esaurimento, ha fatto una scelta di vita. Ed io ho fatto la scelta per il sud, per la mia amata terra, per la mia Sicilia, perché sono convinto che è importante dare la propria professionalità ed esprimere le proprie competenze nella terra dei Padri, nella terra che ha investito sul tuo futuro, (con la scuola, l’Università, i sacrifici della famiglia), nella terra che ti ha visto bambino. Ci si realizza lavorando per la propria comunità, che ti ha visto crescere e diventare adulto, ci si realizza contribuendo a far crescere la propria comunità.
Questa è il mio credo! Questa è la mia visione e il manifesto della mia vita!
Ma è colpa nostra, se siamo stati costretti a scappare di notte, come ladri, con le nostre madri piangenti e lo sguardo sbigottito e incredulo dei nostri nipotini!?
È colpa nostra se, dopo aver lavorato felicemente per 15 anni nelle scuole del sud, un bel pomeriggio (di convocazione) ci siamo ritrovati gabbati e disoccupati!?
È colpa nostra se tanti nostri colleghi del sud sono caduti in depressione o hanno avuto .. (parlate con i medici!).
Ripeto il concetto espresso nell’articolo precedente: il suolo della patria è unico e sacro e nessuno si può permettere di alzare steccati feudali e baronali.
Le graduatorie devono essere aperti perché l’attuale situazione del 2011 è sicuramente diversa da quella del 2007 (anno delle graduatorie ad esaurimento). E tutti i precari devono fare una nuova scelta in piena libertà.
E finiamola con questa guerra dei poveri che , sicuramente, non ci rende onore e giustizia.

Angelo Battiato (inviato speciale a Brescia)
angelo.battiato_at_istruzione.it





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