Lettera aperta da parte di alcuni parlamentari al segretario del Pd, Bersani
Data: Giovedì, 05 maggio 2011 ore 05:00:00 CEST Argomento: Comunicati
Caro Segretario,
da circa due mesi molti insegnanti precari stanno continuando a
scrivere a noi ed ai Colleghi parlamentari chiedendo un impegno contro
la possibilità di riapertura a pettine delle Graduatorie a Esaurimento
(GE) introdotte dalla Finanziaria 2007.
Il Governo da tempo sta, infatti, tergiversando sulla questione,
anziché dare soluzione normativa alla posizione di tanti insegnanti
precari dopo la sentenza della Corte Costituzionale n. 41 del 9
febbraio 2011, che ha cassato le code alle graduatorie introdotte dal
Ministro Gelmini. Da ultimo è stato annunciato l’arrivo di un Decreto
Ministeriale che disporrebbe l’aggiornamento delle Graduatorie ad
Esaurimento concedendo lo spostamento di provincia.
Ciò avrebbe come conseguenza un rilevante cambiamento della classe
docente soprattutto nel Centro Nord del Paese (ma non solo), con
l’effetto, da un lato, di interrompere la continuità didattica a danno
degli studenti e delle famiglie e, dall’altro, di sconvolgere la
condizione personale, familiare, economica e sociale di migliaia di
docenti, di ogni parte del Paese, che nel 2007 scegliendo una provincia
per l’insegnamento fecero una vera e propria scelta di vita (ad esempio
assumendo un mutuo per comprare casa) e che ora, per questo, sono nella
disperazione. Ti alleghiamo a testimonianza di ciò una delle tante
accorate lettere che ci sono pervenute da una insegnante precaria del
Sud – che ha scelto Brescia a suo tempo per poter lavorare – e che ci
ha chiesto di tener riservato il suo nome per timore di pressioni e
strumentalizzazioni, ma abbiamo tutti i suoi dati ed il suo recapito
(vedi primo allegato).
Fa davvero rabbia vedere che le forze politiche al governo
strumentalizzano le preoccupazioni di tante persone che si trovano in
questa condizione, anziché affrontare e risolvere il problema, in
conformità alle norme della Legge Finanziaria per il 2007 e nel
rispetto del dispositivo della Corte Costituzionale, attraverso
l’approvazione di norme ben precise che diano tutela concreta ai
diritti acquisiti dagli iscritti nelle graduatorie ad esaurimento del
2007, la cui posizione non può essere rimessa in discussione nel nuovo
sistema di reclutamento.
Agli insegnanti che ci hanno contattato abbiamo risposto chiarendo che
i problemi odierni non sono stati determinati da chi oggi è minoranza
in Parlamento, ma dal fatto che la maggioranza di Centrodestra ha
svuotato quell’impianto normativo che noi abbiamo approvato durante il
Governo Prodi (e che è tuttora in vigore, perché non censurato dalla
Corte Costituzionale) con la manovra economica del Governo Berlusconi
(L. n. 133/2008), che ha tolto le risorse necessarie per attuarlo con
un taglio di 130.000 posti in organico, con i quali si sarebbe potuto
far fronte alle immissioni in ruolo previste dal Governo Prodi.
La nostra riforma stabiliva infatti la
chiusura e l’esaurimento delle graduatorie dei precari nel 2010 con
l’assunzione in ruolo di quanti allora inclusi e, dal 2010, l’avvio di
una nuova fase per il reclutamento del personale docente.
Per questo a chi ci ha scritto abbiamo chiarito che è dovere di questa
maggioranza rimettere le cose a posto, da un lato, stanziando le
risorse necessarie ad attuare quanto previsto dalla Finanziaria del
2007, dall’altro, garantendo in ogni caso la doverosa tutela in via
normativa dei diritti acquisiti dai docenti già inseriti nelle
Graduatorie ad Esaurimento del 2007.
Tuttavia, queste decine di migliaia di docenti precari, del Nord e del
Sud, che hanno scelto nel 2007 di vivere e di insegnare al Centro Nord
e ora si oppongono alla riapertura delle graduatorie con lo strumento
c.d. del pettine, chiedono una presa di posizione a loro tutela da
parte del Partito Democratico a livello nazionale, che accusano di
tener una linea contraddittoria se non addirittura di averli
abbandonati per diverse e incomprensibili logiche di consenso
elettorale, anche per la spregiudicata azione di strumentalizzazione
messa in campo su questo tema dalla Lega Nord, quando è proprio
l’incapacità di questo Governo ad aver scatenato quella che è una vera
e propria guerra tra poveri. Pur comprendendo anche le ragioni di
quegli insegnanti che ci stanno ora scrivendo a sostegno della
riapertura delle graduatorie a pettine, riteniamo che rispetto a questo
tema il nostro partito non possa che coerentemente sostenere
l’applicazione delle norme contenute nella Legge Finanziaria per il
2007, approvata dalla nostra maggioranza, che allora sosteneva il
Governo Prodi. L’introduzione dello strumento così detto
dell’inserimento a pettine nelle graduatorie ad esaurimento sarebbe in
contrasto con quelle norme, snaturando la sostanza stessa delle GE e
violando i diritti acquisiti dai docenti che allora fecero la scelta di
insegnare (e quindi di vivere) in una determinata provincia.
Nel rispetto dell’impegno e del lavoro profuso su questo delicato tema
dai nostri Colleghi delle Commissioni parlamentari di merito e dalla
dirigenza del partito, auspichiamo una tua iniziativa in merito perché
al più presto il Partito Democratico confermi pubblicamente la sua
linea in coerenza con la riforma approvata durante il Governo Prodi e,
nel rispetto della sentenza della Corte Costituzionale, si impegni in
modo chiaro per garantire in via normativa la tutela dei diritti
acquisiti dai precari inseriti nelle Graduatorie ad Esaurimento del
2007. Su questo tema, infatti, è in gioco una parte importante del
nostro consenso, soprattutto nelle aree del Paese in cui siamo stati
eletti e in cui tanti insegnanti già elettori (ed anche iscritti) del
nostro partito ci contestano di non difenderli e di sentirsi invece
rappresentati in questa vicenda dalla Lega Nord (vedi secondo allegato).
Fiduciosi di un tuo positivo interessamento, ti salutiamo cordialmente
I firmatari:
Simonetta Rubinato, Antonio Rusconi, Stefano Esposito, Maria Pia
Garavaglia, Giampaolo Fogliardi, Guido Galperti, Gianluca Benamati,
Flavio Pertoldi, Ivano Strizzolo, Daniele Bosone, Rodolfo Viola,
Daniela Sbrollini, Paolo Rossi.
maryma2010@libero.it
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