Cgil e Flc chiedono a governo regionale della Sicilia di prendere posizione contro tagli alla scuola
Data: Martedì, 03 maggio 2011 ore 09:42:08 CEST Argomento: Rassegna stampa
Cgil e Flc
chiedono al governo regionale “un forte impegno a difesa della scuola
pubblica”, denunciando “una latitanza dell’esecutivo in questi ultimi
tre anni ingiustificata e in ogni caso non piu’ sostenibile”. A
sostegno di questa richiesta si e’ svolta oggi una manifestazione
davanti l’assessorato regionale all’istruzione e formazione. “In primo
luogo- dicono Michele Pagliaro, della segreteria regionale Cgil e
Giusto Scozzaro, segretario generale della Flc Cgil siciliana- occorre
che la Regione prenda posizione in maniera netta nei confronti del
governo nazionale chiedendo, come ha fatto ad esempio la Regione
Calabria, il blocco dei tagli di personale previsti per il prossimo
anno scolastico. Inoltre- aggiungono- deve impegnarsi con tutti gli
interventi possibili per garantire una maggiore offerta formativa e per
dare un’opportunita’ ai precari e a chi ha perso il lavoro, ripensando
i progetti regionali finanziati col Fondo sociale
europeo”.
Cgil e Flc auspicano che “i contenuti della vertenza scuola possano
essere presto al centro di un incontro col governo regionale” e che
“siano realizzate tutte le azioni necessarie, politiche e
amministrative, in grado di fermare la scure sulla scuola pubblica”. Il
Tar del Lazio, ricordano peraltro, “ha dichiarato illegittimi alcuni
tagli rimandando la questione alla Corte costituzionale”. All’assessore
Centorrino, nei giorni scorsi Cgil e Flc hanno inviato una nota nella
quale viene descritto lo stato dell’ arte: 12 mila posti di lavoro gia’
perduti negli anni precedenti, con grave pregiudizio per il diritto
allo studio e il rischio che non si possa garantire neanche l’orario
minimo obbligatorio previsto dalla riforma Gelmini. “Altri tagli (4.200
circa quelli previsti per il prossimo anno scolastico)– osservano
Pagliaro e Scozzaro- sarebbero devastanti”. Nel documento si rileva che
“dal misero 3% di tempo pieno presente in Sicilia (a fronte del 70% e
perfino 90% delle regioni più ricche) ci avviciniamo ormai a
percentuali prossime allo zero”. Per quanto riguarda il personale Cgil
e Flc chiedono che la Regione solleciti al ministero dell’istruzione di
utilizzare una parte del personale docente soprannumerario in progetti
di integrazione dei disabili, di lotta alla dispersione scolastica e
per il recupero del disagio sociale. Tra le richieste di Cgil e Flc una
conferenza regionale di servizio sull’infanzia e la scuola primaria . E
ancora , l’attivazione di iniziative e progetti con risorse regionali
ed esterne per aumentare il tempo scuola (tempo prolungato e tempo
pieno) attraverso i servizi alla scuola degli Enti Locali e con
attività di arricchimento formativo e di sostegno alla didattica. “Il
personale precario – sostiene il sindacato- è una priorità politica per
la Flc e per la Cgil, per coniugare la risposta sulla qualità
dell’offerta formativa con la risposta all’espulsione dal lavoro di
migliaia di precari”. E in quest’ottica chiede che si rivedano i
progetti Por (cosiddetti salvaprecari), “che si sono rivelati
insufficienti per gli studenti e per i precari”. Sollecitati anche
interventi per la sicurezza degli edifici scolastici e per
l’edilizia.(da http://www.vivienna.it)
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