Porte aperte a 2.386 nuovi presidi
Data: Domenica, 01 maggio 2011 ore 20:30:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Dopo i tagli nella scuola, arrivano i concorsi. Giulio Tremonti e Renato Brunetta hanno autorizzato entro il 2013 selezioni per 2.836 posti complessivi. Il contingente maggiore è riservato al "corso-concorso" per presidi, con 2.386 posti (485 in meno rispetto a quelli chiesti dal ministero dell'Istruzione). Dovranno poi essere bandite selezioni per 450 Direttori dei servizi generali e amministrativi (Dsga) e per 13 direttori dell'ufficio di ragioneria. Per il piano triennale di immissioni in ruolo sui posti vacanti di insegnanti e Ata precari (si veda «Il Sole 24 Ore» del 29 aprile) si aspetta ancora la presentazione della norma ad hoc che dovrebbe entrare nel decreto Sviluppo, dopo l'ok del Tesoro.                           
Secondo stime sindacali il prossimo 1º settembre, al netto di tagli e pensionamenti, sarebbero disponibili per le nomine in ruolo 30.371 posti di insegnanti e 35.049 posti Ata.
Ma la vera novità è il via libera al concorso per preside. L'ultimo concorso ordinario risale al 2004 e quest'anno circa 1.350 scuole (su 10.421) sono andate avanti grazie a un "preside reggente", titolare in un altro istituto. Un numero che a settembre, stima l'Anp, l'Associazione nazionale presidi, è destinato a salire a quota 2mila-2.200, per sfiorare le 3mila scuole l'anno successivo. Viale Trastevere ha già pronto il bando e comunicato ai sindacati l'intenzione di voler correre nell'espletamento dell'intera procedura.
Il bando sarà pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» il prossimo 1º giugno, le domande dovranno essere presentate entro il 1º luglio, mentre le prime nomine dovrebbero arrivare a settembre 2012. Resta concreto il rischio che i nuovi posti non riescano ad azzerare tutte le vacanze.
Rispetto al precedente concorso, sono diverse le novità in arrivo. Intanto la selezione sarà valida per tutti gli ordini di scuola (scompare cioè la divisione per settori formativi). In più, è previsto per i vincitori l'obbligo di permanere almeno sei anni nella regione di assegnazione. Una circostanza che dovrebbe scoraggiare l'assalto al Centro-Nord, Lombardia, Veneto, Lazio, Piemonte, dove sono maggiori i posti vacanti. Novità pure sul fronte dei requisiti di ammissione: nel 2004 erano richiesti sette anni di effettivo servizio dopo la nomina. Ora invece gli anni scendono a cinque.
Cambia anche la prova preselettiva. Nel 2004 era strutturata per titoli, oggi per quiz.
Probabilmente per non favorire troppo i candidati più anziani (e con più titoli da far valere). I titoli saranno comunque valutati, ma nella fase successiva della selezione. Resta invariato il possesso della laurea per presentare la domanda. Il servizio effettivamente prestato è valido se effettuato per almeno 180 giorni per anno scolastico. Attenzione: i requisiti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine per presentare la domanda di ammissione. Ma al concorso (come in passato) non è previsto un accertamento preventivo dei requisiti, con la conseguenza quindi che tutti sono ammessi con riserva. (Claudio Tucci da IlSole24Ore)

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