1) il primo introduce nel nostro ordinamento
l'alternanza scuola-lavoro, già prevista e sperimentata positivamente
nei principali Paesi europei. Gli studenti compresi fra i quindici ed i
diciotto anni di età che frequentino il sistema dei licei o il sistema
dell'istruzione professionale potranno scegliere questa modalità di
formazione per acquisire maggiore consapevolezza delle proprie scelte
attraverso la conoscenza diretta del mondo del lavoro. Questi
particolari percorsi formativi saranno attuati
sulla base di convenzioni con le imprese, con enti pubblici e privati,
con le camere di commercio, con il mondo del non profit;
2) il secondo decreto legislativo interviene sull'obbligo scolastico
(sancito dalla Costituzione) e sull'obbligo formativo ridefinendoli ed
ampliandoli come diritto-dovere all'istruzione ed alla formazione per
almeno dodici anni e, comunque, fino al conseguimento di una qualifica
entro il diciottesimo anno di età. Obiettivo del provvedimento è il
recupero nel
sistema formativo dei ragazzi che ora ne sono fuori, in modo tale che
tutti ne escano con un titolo spendibile sul mercato del lavoro.
Entrambi i provvedimenti, a proposito dei quali il Consiglio dei
Ministri aveva recentemente deliberato il proseguimento dell'iter di
perfezionamento della delega pur in mancanza dell'intesa con la
Conferenza unificata, hanno ricevuto il parere favorevole delle
Commissioni parlamentari competenti".
Di seguito il comunicato stampa del MIUR:
Istruzione e formazione per tutti fino a 18 anni
Il Ministro Moratti: "Dall'anno scolastico 2005-2006 oltre 30.000
ragazze e ragazzi in più nel sistema scolastico e formativo, che si
aggiungono ai 90.000 già reinseriti"
Approvati in via definitiva dal Consiglio dei Ministri due decreti
legislativi in attuazione della Riforma del sistema scolastico e
formativo: il nuovo obbligo scolastico e formativo e l'alternanza
scuola-lavoro
Percorsi educativi e formativi sempre più rispondenti alle aspirazioni
degli studenti e alle esigenze della società (Roma, 24 marzo
2005). Il nuovo obbligo scolastico e formativo fino a 18 anni e
l'alternanza scuola-lavoro diventano legge. Il Consiglio dei Ministri ha
approvato oggi in via definitiva, su proposta del Ministro
dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, i due
decreti legislativi in attuazione della Riforma introdotta dalla legge
53/2003, che prevedono l'obbligatorietà del l'istruzione e della
formazione sino a 18 anni e l'opportunità dell' alternanza scuola-lavoro
per gli studenti a partire dai 15 anni.
Il primo provvedimento disciplina il diritto-dovere all'istruzione e
alla formazione di ciascuna persona, a partire dal primo anno della
scuola primaria, per almeno dodici anni o, comunque, sino al
conseguimento di una qualifica entro il diciottesimo anno di età. Tale
percorso si realizza nel primo ciclo del sistema dell'istruzione (scuola
primaria + scuola secondaria di primo grado) e nel secondo ciclo (licei
ed istruzione e formazione professionale).
"Il decreto", ha detto il Ministro Letizia Moratti, "eleva l'obbligo
all'istruzione e alla formazione per tutti dai 9 anni precedenti a 12.
L'innalzamento del livello di scolarità avrà effetti positivi sui
singoli studenti e più in generale sul sistema Paese. Tutte le
statistiche infatti, sia nazionali sia internazionali, concordano sul
fatto che a livelli di istruzione e formazione più elevati corrispondono
posti di lavoro più qualificati e più remunerati. Vorrei ricordare che,
secondo l'Ocse, ad ogni anno di istruzione e formazione in più
corrisponde un punto in più del Pil". "Dall'anno scolastico 2005-2006",
ha precisato il Ministro Moratti,
"l'obbligo scolastico e formativo sale da nove a dieci anni. Per il
raggiungimento di questo obiettivo sono investiti circa 16 milioni di
euro l'anno, tratti dallo stanziamento della Finanziaria 2004, per
l'esenzione dalle tasse e per l'incremento delle spese di funzionamento.
Utilizzando parte delle risorse iscritte nella Finanziaria 2005, per un
importo di 25 milioni di euro, si procederà all'innalzamento di un
ulteriore anno dell'obbligo scolastico e formativo (da 10 a 11)".
"Dal prossimo anno scolastico", ha aggiunto il Ministro, "verranno
quindi inseriti nel sistema scolastico e formativo 30.000 ragazzi
l'anno, che si aggiungeranno ai 90.000 complessivi già reinseriti grazie
all'innalzamento dell'obbligo scolastico di un anno già attuato e ai
percorsi sperimentali di formazione professionale realizzati dalle
Regioni sulla base dell'accordo quadro in Conferenza unificata del 19
giugno 2003. Vengono infine aumentate da 34 a 45 milioni, con un
incremento di 11 milioni, le risorse destinate al completamento dei
corsi sperimentali di istruzione e formazione professionale e
all'attivazione del quarto anno".
Gli studenti che abbiano compiuto il 15° anno di età potranno, inoltre,
come prevede il secondo decreto approvato, realizzare i corsi del
secondo ciclo in alternanza scuola-lavoro, sia nei percorsi liceali sia
in quelli dell'istruzione e formazione professionale. Questa particolare
metodologia serve a rendere l'apprendimento più attraente per i giovani,
come raccomandato dall'Unione europea; estende e mette a sistema le
migliori esperienze già acquisite dalle scuole e viene attuata sotto la
responsabilità dell'istituzione scolastica o formativa per assicurare ai
giovani, oltre alle conoscenze di base, le competenze spendibili sul
mercato del lavoro, valorizzando al tempo stesso vocazioni e attitudini
che potranno servire per una scelta più consapevole rispetto ai percorsi
successivi.
Potranno cioè costruirsi, in tal modo, un vero e proprio "passaporto"
per il futuro ingresso nel mondo del lavoro, costituito dal certificato
supplementare rilasciato dalle istituzioni scolastiche o formative, che
sarà spendibile anche in altri Paesi dell'Unione europea secondo il
sistema Europass.
Le scuole hanno avuto già l'opportunità di sperimentare, nel decorso
anno scolastico, l'alternanza scuola-lavoro secondo il modello previsto
dal decreto legislativo oggi approvato. Con i 10 milioni di euro
stanziati dal Miur nel 2004, 418 istituti secondari superiori, compresi
53 licei classici, scientifici e artistic i, hanno realizzato progetti
sperimentali, seguiti da 20.431 ragazzi di 15/17 anni, che hanno
valutato molto positivamente questa loro esperienza. Il raddoppio dello
stanziamento per l'anno 2005 consentirà di offrire questa opportunità ad
oltre 40.000 ragazzi e ragazze.
"Con il provvedimento sull'alternanza scuola-lavoro", ha spiegato ancora
il Ministro, "offriamo alle ragazze e ai ragazzi l'opportunità di essere
protagonisti delle loro scelte, attraverso esperienze concrete nelle
quali potranno sperimentare le loro attitudini e dare risposta alle loro
aspirazioni".
"La validità in termini occupazionali dei tirocini formativi", ha
concluso il Ministro Moratti, "è oltretutto confermata da tutte le
rilevazioni sinora condotte dal Miur e dal Ministero del Lavoro, anche
con riferimento ai percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore
(Ifts) e ai corsi di laurea. Per quanto riguarda i diplomati, secondo
una recente indagine di Alma Diploma, i giovani che hanno svolto uno
stage pre-diploma hanno un vantaggio occupazionale di 9 punti:
lavora infatti il 35,5 % dei diplomati contro il 26,6 % di coloro che
non hanno svolto stage. Il vantaggio sale all'11% per i laureati:
secondo i dati di Alma Laurea, infatti, a un anno dalla laurea lavorano
63 giovani su cento, contro il 52 % di coloro che non
ha svolto stage".
Obbligo scolastico e formativo fino a 18 anni
Ecco altri punti qualificanti del decreto legislativo: responsabilità
dei genitori o di "coloro che a qualsiasi titolo ne facciano le veci"
per l'adempimento del dovere di istruzione e formazione dei minori;
vigilanza dei Comuni sull'adempimento da parte dei genitori del dovere
di mandare i figli a scuola o nei centri di formazione professionale
accreditati dalle Regioni fino ai 18 anni;
raccolta dei dati da parte dell'Anagrafe nazionale degli studenti
istituita presso il Ministero dell'istruzione, dell 'università e della
ricerca. L'Anagrafe evidenzierà l'elenco nominativo degli eventuali
abbandoni, scuola per scuola, in modo da assistere gli alunni e le
famiglie perché i ragazzi che hanno lasciato la scuola possano rientrare
nel sistema e raggiungere il pieno successo formativo. Tale anagrafe si
raccorderà con le anagrafi regionali secondo modalità definite con
apposito accordo tra il Ministero dell'istruzione, dell'università e
della ricerca, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, le
Regioni e gli Enti locali in modo da seguire tutti gli studenti, anche
quelli che scelgono i percorsi di istruzione e formazione professionale
o quelli in apprendistato; servizi di orientamento delle scuole
secondarie di primo grado sulla base dei percorsi personalizzati di
ciascun allievo, con il coinvolgimento delle famiglie e delle
istituzioni scolastiche e formative; sanzioni ai genitori
inadempienti, come previsto dalle norme attualmente in vigore;
esenzione da qualsiasi tassa di frequenza per le scuole statali;
monitoraggio congiunto del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e
della Ricerca e del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali
sull'attuazione del decreto con conseguente relazione triennale al
Parlamento.
Alternanza scuola-lavoro
Ecco i punti qualificanti del decreto legislativo: riconoscimento
dell'alternanza scuola-lavoro quale modalità di realizzazione
dei percorsi di istruzione e formazione del secondo ciclo per gli
studenti compresi tra il 15° ed il 18° anno di età; stipula di
apposite convenzioni tra le istituzioni scolastiche e formative, le
camere di commercio, gli enti pubblici e privati, compresi gli enti di
ricerca, le imprese e il mondo del volontariato; istituzione di un
Comitato nazionale per lo sviluppo, il monitoraggio e la
valutazione del sistema di alternanza scuola-lavoro;
organizzazione didattica volta ad a lternare periodi di formazione in
aula a periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro, anche
esternamente al calendario delle lezioni; sistema tutoriale
costituito dal docente tutor interno all'istituzione scolastica o
formativa e dal tutor formativo esterno, designato dai soggetti
che ospitano gli studenti per periodi di esperienza pratica;
riconoscimento dei crediti per il periodo di alternanza scuola-lavoro
anche in base alle indicazioni fornite dal tutor formativo esterno;
l'istituzione scolastica o formativa rilascerà una certificazione
supplementare che attesti le competenze acquisite dallo studente per il
proseguimento dei percorsi formativi e per il successivo inserimento nel
mondo del lavoro; possibilità di realizzare percorsi in alternanza
nel sistema dei licei e nel sistema di istruzione e formazione
professionale
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