''Lascuola che vogliamo'', a Catania seminario promosso dal Coordinamento in difesa della scuola pubblica e Coordinamento unico d'Ateneo.
Data: Giovedì, 28 aprile 2011 ore 19:00:00 CEST
Argomento: Comunicati


Lunedì 2 maggio e martedì 3 maggio, presso l’I.M. “G. Turrisi Colonna” di Catania, dalle ore 16,00 alle ore 20,00, si svolgerà il seminario “La scuola che vogliamo”, promosso dal Coordinamento in difesa della scuola pubblica statale e dal Coordinamento unico d’Ateneo e rivolto ai docenti e al personale ATA delle scuole catanesi.
I lavori della prima giornata saranno dedicati alla riflessione sulla trasformazione dell’organizzazione scolastica, sulla  contrattazione e sui diritti dei lavoratori della scuola dopo la “riforma”  Gelmini e il decreto Brunetta. Interverranno F. Alliata (Cobas Scuola - Palermo), L. Fasciana (FLC – CGIL Sicilia), Luigi Del Prete (USB) e G. Maina (legale dello Studio Scuderi-Motta). Nella seconda giornata si discuterà di
didattica e statuti delle discipline e saranno attivati i seguenti gruppi di
lavoro guidati da un docente universitario e da un docente della scuola
superiore:
Italiano (Katia Perna, L.S.S. “E. Boggio Lera” CT, e Felice Rappazzo, Facoltà di Lettere e Filosofia - Università CT); Storia: Salvatore  Distefano. L.C. “Cutelli” CT, e Marilena Modica, Facoltà di Lettere e Filosofia- Università CT); Fisica: Rossella Caruso, Facoltà di SS.MM.FF.NN. - Università CT, e Giuseppe Privitera, L.C. “N. Spedalieri” CT); Lingue straniere: Donata Cucchiara, L.S.S. “E. Boggio Lera” CT, e Francesca Vigo, Facoltà di Lingue e letterature straniere - Università CT); Scienze: Lucrezia La Paglia, I.M. “F. De Sanctis”, Paternò, e Bianca Maria Lombardo, Facoltà di Scienze MM.FF.NN. - Università CT).  Questo il testo di convocazione del seminario:
“Quando abbiamo rifiutato la controriforma Gelmini – Tremonti, lo abbiamo
fatto con la piena consapevolezza dei tanti e radicali cambiamenti e delle
risorse di cui la scuola ha bisogno per migliorare la qualità del lavoro. Ci
siamo battuti contro tagli e licenziamenti perché è del tutto evidente che in
locali spesso inadeguati, in classi sempre più affollate, con un orario delle
lezioni drasticamente ridotto, la situazione avrebbe solo potuto peggiorare.
Non ci troviamo, però, esclusivamente di fronte ad una pessima manovra
finanziaria; purtroppo, è in atto il tentativo di rimettere in discussione il
senso stesso della “scuola della Repubblica”, a partire dal capovolgimento
della realtà, come quando viene affermato, dall’intero governo in carica, che
la scuola privata è libera, mentre quella statale “inculca”. Orwell non avrebbe
potuto fare di meglio.
Non siamo riusciti a bloccare la Gelmini, ma pensiamo che le nostre
mobilitazioni e il nostro impegno non siano stati inutili: c’è una nuova
attenzione verso scuola e università, non dobbiamo lasciarla cadere. All’
interno delle scuole analizzando i cambiamenti in atto e rilanciando la
riflessione sulla funzione docente (e, più in generale, sul ruolo di tutto il
personale), all’esterno continuando a far vivere il “problema scuola” come un
tema che riguarda il futuro dell’intera società.
Riteniamo  necessario che la riflessione su questi temi vada organizzata e
approfondita; per questo motivo abbiamo promosso il suddetto momento
seminariale.”

Katia Perna
katia.perna@libero.it





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