Il valore strategico dei test PISA. Come affrontiamo l'insuccesso scolastico in Germania.
Data: Mercoledì, 27 aprile 2011 ore 20:23:29 CEST
Argomento: Redazione


La testimonianza del prof. Vincenzo Urso, di Acireale (CT), che da molti anni è docente e psicologo in Germania, nella regione Nord-Reno Westfalia.
Se conversando con un insegnante Tedesco vi esce di bocca la parola PISA, lo vedrete improvvisamente corrugare la fronte e impallidire.
Il motivo non è che si preoccupi per la nostra  famosa torre pendente, ma perché gli vengono in mente  tutti gli sforzi e pressioni che le ricerche PISA (Program for International Student Assesment) gli stanno causando negli ultimi anni.
Questo programma dell'OECD (Organisation for Economic Cooperation and Development) misura ogni anno il rendimento degli alunni quindicenni  nelle scuole dei paesi membri. Mentre in alcuni paesi i risultati vanno a finire nel fondo di un cassetto del ministero della pubblica istruzione, in Germania le statistiche provocano un elevato dibattito all'interno della politica scolastica.
In genere non c'è soddisfazione per la posizione occupata dalla Germania nella scala dei risultati e invidiano la Finlandia che in Europa è al primo posto.  Tutti si preoccupano, perchè sanno bene che l'economia oggi ha bisogno di cervelli  come ingegneri, matematici, ricercatori, specialisti e non di braccia come una volta. Ci si domanda cosa ce ne faremo di una massa di giovani che sanno fare cose di cui nessuno ha bisogno.
Il problema si concentra sul gran numero di figli di emigrati che popolano le aule scolastiche, ma che non riescono ad ottenere dei risultati soddisfacenti.  In alcuni quartieri di grandi cittá , come Berlino, Amburgo, Colonia i bambini  tedeschi sono una minoranza e la maggioranza straniera ha molti problemi di apprendimento. Ci si pone l'interrogativo sul come aiutare  questi ragazzi e far raggiungere loro  dei buoni risultati e far di loro dei cittadini integrati che partecipino con successo alla vita della comunitá.
Ci si è resi conto che il successo scolastico non è legato solamente all'intelligenza, ma soprattutto alla fascia sociale. Più benestanti e colti sono i genitori, piú è probabile che i figli abbiano successo a scuola. I figli dei ceti svantaggiati, che spesso sono emigrati, sono quasi  automaticamente svantaggiati anche a scuola.
Come spezzare allora questi predittori legati al sociale?  Poichè la Germania è una Repubblica Federale non esiste una politica scolastico/formativa centralizzata e uniforme, ma a fianco delle politiche centrali, ogni regione (Land) applica  le sue soluzioni. Nel Nord-Reno Westfalia, che è il Land più popolato  e che ha ereditato il più gran numero di emigrati  dalla industria pesante (vi ricordate forse della Valle della Ruhr, del carbone, delle acciaierie, dei Krupp, Tyssen, ecc.) si delineano alcuni tentativi di soluzione. Si è consci che non basta intervenire sulla scuola e sugli insegnanti: Migliorare le strutture scolastiche è indispensabile, ma non è sufficiente,  bisogna andare alla radice del problema. In sostanza si riscopre l'efficacia della prevenzione e degli interventi precoci.
Attualmente ci si muove su queste direzioni:
1. Aiuti ai genitori a partire dalla gravidanza, creando una rete di contatto a maglie strette tramite ostetricia, pediatria, consultori familiari, uffici minorenni.
2. Forzare la frequenza alla scuola  materna a partire dai tre anni e favorire l'accesso ad etá inferiori.
3. Creare nelle scuole materne dei "centri familiari" con lo scopo di supportare i genitori con consulenza, informazione e formazione. Le insegnanti delle scuole materne devono avere una funzione di appoggio anche per i genitori organizzando e finanziando  l'intervento di esperti esterni.
4. Prolungare l'apertura delle scuole materne e delle scuole elementari e medie fino al tardo pomeriggio, offrendo attivitá formative e ricreative ai  bambini ed alunni. ("Tempo pieno")
5.  Rafforzare nei quartieri gli interventi dei centri di consulenza e della psicologia scolastica per sostenere i genitori e gli insegnanti
6. Favorire attivitá extra scolastiche per i bambini meno abbienti tramite un "pacchetto formativo" che comprende l'accesso gratuito a lezioni di musica, gruppi sportivi, lezioni di sostegno, gite scolastiche, mensa, ecc. (Questo pacchetto viene finanziato dal governo federale!)

Tutto questo costa!  Ma dice l'attuale  governo socialista-verde del Nord-Reno Westfalia: "Abbiamo buttato tanti miliardi in gola alle banche per salvarle dal fallimento, perchè non possiamo  investire un po'  di soldi per creare un futuro migliore alla nostra società?"
Se il tutto funzionerá ce ne accorgeremo  dai prossimi studi PISA. Se il nostro interlocutore  sentendo questa parola reagirà con un sorriso, vuol dire che le cose stanno andando meglio!

Vincenzo Urso
redazione@aetnanet.org






Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-241436.html