I Precari e le garanzie del sistema d'istruzione pubblica. Assemblea alla Flc di Benevento
Data: Mercoledì, 27 aprile 2011 ore 16:30:00 CEST
Argomento: Sindacati


Domani alle ore 18.30, presso la Cgil di Benevento, in via L. Bianchi, si terrà un'Assemblea dei precari e del personale della scuola cui sarà presente, con il segretario regionale Peppe Vassallo e l'assessore provinciale al settore, Annachiara Palmieri, anche Gigi Rossi (della Segreteria nazionale FLC CGIL), che verrà da un incontro con il Ministro proprio - si legge in una nota della segretaria provinciale della Flc Cgil, a firma di Vincenzo Delli Veneri - “nella ricerca di una 'vera' soluzione che garantisca la qualità del sistema d'Istruzione pubblica: organici, graduatorie ad esaurimento, graduatorie prioritarie. E' in discussione anche la proposta, concreta, della FLC di stabilizzazione per 100.000 precari che dia risposte al variegato mondo del precariato scolastico,ma che serva a ricreare una scuola pubblica all'altezza dell'esigenze di accesso alla "conoscenza" per i nostri ragazzi, per garantire loro un futuro "adesso".            
Parleremo con l'Assessore Palmieri del "dimensionamento della rete scolastica provinciale" che nei fatti si sta determinando per i tagli, fuori da ogni confronto con le parti sociali, con gli Enti locali, con i cittadini, senza che questi siano stati opportunamente coinvolti in scelte che condizioneranno le vite di tante famiglie, determinate da operazioni di mero calcolo aritmetico dei contingenti provinciali, e senza che si sia segnalata la difficoltà che questi ulteriori tagli avrebbero determinato al già fragile tessuto sociale della nostra provincia, che di fatto hanno compresso in maniera insopportabile le esigenze formative degli alunni”.
“Chiederemo a Vassallo – prosegue la nota - del ruolo ragioneristico svolto dall'Ufficio Scolastico Regionale rispetto alle indicazioni dei tagli pervenuti dal Governo, e dell'assenza di una politica sull'istruzione e la formazione pubblica della Regione Campania chiusa in un asettico rispetto del patto di stabilità che non concede prospettive di sviluppo futuro, in mancanza di investimenti in "conoscenza". Non possimo essere indifferenti a quello che sta succedendo salvo ad accorgerci che è scomparsa la scuola sotto casa,
che nostro figlio è in una classe insieme ad altri 30 bambini, e che l'aula in cui studia può contenerne solo 20 in sicurezza, che quest'anno non lavoreremo, che siamo perdenti posto e lavoreremo in una scuola molto lontano da casa, che la benzina aumenta e i nostri stipendi no, che ...
Rispetto a queste difficoltà non possiamo continuare a dire che va tutto bene come fanno altri e per questo prepariamo lo sciopero generale del 6 maggio chiudendo le tutte scuole!
SE NON ORA QUANDO?”       (da http://www.ntr24.tv/)

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