Parigi, contro gli aborti; kit anticoncezionale nei licei
Data: Mercoledì, 27 aprile 2011 ore 10:30:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Per ridurre il numero di gravidanze indesiderate e di aborti tra minorenni - oltre 13.000 l'anno secondo l'Ispettorato generale degli affari sociali (Iglas), un numero in continuo aumento - il governo francese sperimenta da oggi nei licei della regione di Parigi il 'kit per la contraccezionè: un pacchetto da sei 'buonì per poter consultare medici, fare analisi ed acquistare, in modo anonimo e gratuito, qualsiasi tipo di contraccettivo, dai preservativi alla pillola. «È una risposta globale ed educativa che si rivolge a ragazzi e ragazze», ha detto il ministro dell'Educazione Luc Chatel presentando l'operazione cosiddetta 'Pass santè contraception' in un liceo della capitale francese. A poter disporre del kit saranno circa 159.000 ragazzi, tra i 15 e i 16 anni, residenti nell'Ile-de-France, la regione parigina, basterà richiederlo all'infermeria della propria scuola.        
«I giovani che hanno bisogno di una contraccezione regolare si trovano di fronte a diversi ostacoli - spiega il presidente della regione, Jean-Paul Huchon - come le difficoltà di parlare di sessualità con i genitori, la ridotta disponibilità economica, o l'ignoranza su certi argomenti». Con il kit potranno andare a consultare un medico generico o un ginecologo, fare analisi del sangue, disporre di metodi contraccettivi per tre o sei mesi, il tutto in modo gratuito. I costi del kit saranno coperti integralmente dalla regione e sono stimati tra i 7 e i 9 milioni l'anno. Al ministero dell'istruzione si insiste sulla necessità di privilegiare «l'educazione alla sessualità»: il kit permetterà agli studenti «una consultazione personalizzata e di essere ascoltati». L'idea di un kit anticoncezionale per le minorenni francesi era stata avanzata un anno fa anche dall'ex candidata socialista alle presidenziali, Segolene Royal, che l'aveva sperimentata nella regione di cui è presidente, il Poitou-Charentes. La Royal ha salutato l'iniziativa del ministro e ha ricordato che «l'informazione dei giovani sulla contraccezione e la prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili è ancora troppo debole». Polemica invece la più importante federazione dei genitori degli studenti delle scuole pubbliche (Peep) per la quale «il kit non può sostituirsi alle politiche familiari»   (da Leggo.it)

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