Molestie sessuali, alla Statale arriva la consigliera per studenti e docenti
Data: Lunedì, 25 aprile 2011 ore 21:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Contro gli abusi in università, ora studenti, i dipendenti e i docenti della Statale possono contare sull'aiuto professionale, gratuito e riservato della Consigliera per le molestie sessuali. Si tratta dell'avvocato Laura De Rui, nota penalista che da vent'anni si dedica all'assistenza e alla rappresentanza legale di bambini, donne, uomini oggetto di molestie, maltrattamenti e violenza sessuale. Nominata dal rettore con un bando pubblico, questa nuova figura prevista dal Codice antimolestie dell'ateneo è a disposizione di chiunque abbia bisogno di essere ascoltato, nei tempi e nei modi che ritiene opportuno. E secondo i dati del Comitato pari opportunità della Statale presieduto dalla sociologa Bianca Beccalli non è destinata a rimanere solo sulla carta. Un primo caso è già stato sollevato pubblicamente durante la presentazione di questa novità da una donna che ha raccontato, con molta rabbia per non essere stata ascoltata tre anni fa, di molestie subite da un superiore.
Ora è la stessa De Rui a spiegare cosa può fare la consigliera per affrontare queste situazioni, ma con una premessa: "Vorrei passasse il messaggio di tranquillità e serenità. Ci si può rivolgere alla consigliera senza che nessuno lo debba sapere o che si faccia niente perchá nel lavoro di assistenza alle vittime di violenza ho imparato a non anteporre il rischio eventuale che un abuso si ripeta alla concretezza delle esigenze di chi mi siede di fronte. Si decide insieme". Il legale ricorda che "il Codice antimolestie dell'ateneo definisce molestia ogni comportamento indesiderato, anche verbale, a carattere sessuale che crea una situazione di disagio, ostile, offensiva, degradante, umiliante. E che la consigliera è a disposizione delle persone - studenti, personale amministrativo e docenti - per raccogliere racconti di molestie sessuali avvenute in università, perché parlare, spezzare il vincolo del segreto, a volte dà la forza di ribellarsi".

Si può contattare la consigliera telefonicamente o via email (348-3198985 ogni lunedå e mercoledå dalle 8.45 alle 9.15, consigliera.molestie@unimi.it) e decidere un luogo di incontro riservato. Oppure ß possibile incontrarla in università il 28 aprile dalle 9 alle 11 nell'ufficio del Cpo all'ingresso principale di via Festa del Perdono 7. Le prossime date saranno rese note attraverso un avviso bimestrale pubblicato sul sito del Cpo. Ma cosa può fare la consigliera? "Non è necessario decidere subito - dice De Rui -. Si può cominciare con dei percorsi di sostegno, anche tramite psicologi, per acquisire forza. Poi, se il racconto integra un reato, ci sono due strade: quella extragiudiziaria (convocare le persone coinvolte, fare avvertimenti, cercare una soluzione al di fuori del tribunale con una composizione della questione) e quella della denuncia penale". De Rui, inoltre, insieme al Cpo promuoverà alcuni incontri per diffondere la cultura del rispetto della libertà e dignità delle persone, anche ai fini della prevenzione del fenomeno delle molestie sessuali. "L'informazione è importante per aiutare chi subisce comportamenti magari non gravi, come sguardi insistenti sul seno, strusciamenti, a identificarli come molestie sessuali - spiega la consigliera -. Il primo seminario si è tenuto a fine marzo con la partepazione dell'ex magistrato Gherardo Colombo. Il prossimo sarà organizzato in base alla raccolta di un questionario sulle molestie sessuali che ho distribuito l'11 aprile e inviato via email a tutti".
    (da http://affaritaliani.libero.it/)

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