Personale ata e docente: tagli a lunga percorrenza!
Data: Sabato, 23 aprile 2011 ore 14:05:42 CEST
Argomento: Opinioni


Nel ribadire la netta contrarietà al piano di smantellamento della scuola pubblica, iniziato già 2 anni fa, da Nord a Sud, isole comprese, sottolineo, in uno spirito di confronto e sostegno all’azione sindacale e politica, la difficoltà di comprensione, del silenzio assordante della politica regionale con riferimento a questioni di interesse pubblico, che non possono restare inascoltate. Attraverso vari proclami, mass media, abbiamo chiesto al Presidente della Regione, un incontro urgente per trovare soluzioni condivise, per il bene della scuola siciliana e del personale della scuola ancora precario. Sull’ipotesi della sospensione dei tagli prevista dall’ultima tranche per il personale ATA e Docente, troviamo a tutt’oggi poco incisivo il sostegno della Regione Sicilia che dovrebbe essere capofila nel perseguire tale obiettivo, visto che, sarà una di quelle a pagare il prezzo più alto in termini di tagli e servizi alla scuola statale. La nostra Regione ancora una volta uscirà con le ossa rotte se non saranno presi provvedimenti urgenti.
E’ appena il caso di ricordare, che giustificando in tal senso:
sia il ritardo, per motivi strettamente legati ai problemi umanitari, occorsi in occasione del conflitto libico, che ci ha visto ricevere migliaia di cittadini libici, nell’Isola di Lampedusa, fuggiti da una guerra, il cui dramma ha avuto proporzioni inaspettate e imprevedibili, anche per la Regione Sicilia;
che la situazione in cui si è visto catapultato il dispositivo di protezione civile della Regione, proiettato in una vera e propria prima accoglienza-emergenza, a garanzia dei già fragili rapporti internazionali italo-libici, e delle misure principali di carattere igienico-sanitario, indispensabili per la salute del popolo lampedusano e dei migranti libici, molti dei quali ahimè hanno sacrificato la vita nel canale di Sicilia prima di raggiungere l’Isola.
Apprezzando d’altra parte il contributo e la generosità del popolo siciliano, delle istituzioni politiche regionali, prima del successivo trasferimento in altre Regioni d’Italia e nelle Nazioni confinanti, dei cittadini libici, come previsto dagli accordi internazionali,
vi ricordiamo che la scuola siciliana va messa nei primi posti dell’agenda politica, come emergenza sociale non rinviabile, richiamando l’attenzione dei vertici nazionali sul dramma a cui andranno incontro precari, famiglie e società civile se non si prenderanno i dovuti provvedimenti.
Vogliamo innanzitutto evidenziare, come la culla del diritto, la patria del sapere, “la Sicilia”, non passa essere relegata ad un ruolo marginale, ma meriti l’attenzione e le risorse necessarie per stabilire definitivamente quale sarà il ruolo dei precari nell’Isola e consentire quel diritto all’istruzione degli alunni diversamente abili e comunque di tutti coloro che hanno il diritto a istruirsi e sentirsi cittadini liberi, in scuole sicure.
Presidente, faccia valere l’efficacia dello Statuto Regionale, gli obiettivi preponderanti e imprescindibili del suo mandato, a difesa dei diritti “DEI LAVORATORI, DELLA LIBERTA’ ED ISTRUZIONE” del popolo siciliano.
Auguri di Buona Pasqua, dai precari della scuola.
Cari saluti

 Mario Di Nuzzo 
mario.dinuzzo@libero.it





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