In cinque anni tagliati 1.431 prof. Denaro (Cisl): in un'area depressa come la nostra, c'è invece bisogno di recuperare. Resteremo in trincea
Data: Sabato, 23 aprile 2011 ore 08:40:42 CEST Argomento: Sindacati
In cinque
anni, nella scuola primaria catanese sono stati cancellate 281 classi e
tagliati 1.431 docenti, di cui 380 di sostegno. Nonostante oggi
vi sia un aumento degli alunni diversamente abili di 43 unità. Sono i
dati di uno studio della Cisl Scuola che abbraccia il quinquennio di
anni scolastici che va dal 2006/2007 al prossimo 2011/2012. Lo spunto è
stato offerto dall'organico della scuola primaria predisposto dal Csa
di Catania per il prossimo anno scolastico.
Un organico che presenta situazioni paradossali come la chiusura di 16
plessi scolastici e classi sovraffollate dove, spesso, ci sono alunni
diversamente abili che hanno bisogno di attenzione
particolare.
«I dati – dice – Giuseppe Denaro. segretario generale della Cisl
Scuola – nella loro crudezza, ci mostrano una scuola in agonia. In
un'area depressa come la nostra, c'è forte bisogno di scuola, quella
vera, fatta di risorse, di tempo pieno, di laboratori, palestre,
insegnanti, bidelli e amministrativi. Una scuola in cui ai genitori non
viene richiesto di autotassarsi per comprare perfino la carta igienica
e il materiale per le pulizie. Il ritorno al maestro unico e alle 24
ore settimanali è contro ogni logica pedagogica. Di fatto cancella una
lunga esperienza di successo, come dimostrato nel tempo da numerose
indagini internazionali, con l'introduzione dei moduli che ha permesso
ai nostri ragazzi, specie al sud, di avere tempi più distesi per
l'apprendimento, di essere seguiti individualmente e che ha favorito
l'integrazione dei soggetti portatori di handicap».
«Questa – aggiunge Denaro – è la scuola voluta dalla Gelmini e da
questo hoverno che spaccia per riforma qualcosa che assomiglia più a
una operazione di cassa e di bassa lega, sulla pelle dei più deboli e
indifesi. Siamo ormai nel baratro. Nonostante il taglio di otto
miliardi, cambiale già pagata, il documento di economia e finanza,
varato pochi giorni fa dal governo, prevede dal 2012 ancora economie di
spese per 4 miliardi e 561 milioni di euro. Tagli , tagli e ancora
tagli. La Cisl Scuola resterà in trincea a difendere la scuola
pubblica, gli alunni, le loro famiglie e i lavoratori tutti. La
mobilitazione continua. La politica, se ancora c'è, batta un colpo!»
Per Alfio Giulio, segretario generale della Cisl etnea, «investire
nella scuola significa investire non solo nel sapere ma anche in
crescita civile. Un patrimonio culturale di cui tanti giovani catanesi
hanno bisogno per non perdere di vista l'importanza del rispetto della
legalità e del bene comune per la crescita complessiva della
collettività. In questo senso, profonderemo il massimo impegno perché
ai giovani sia sempre data una giusta opportunità». (da
http://www.gazzettadelsud.it/)
redazione@aetnanet.org
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