Irrisolto il nodo della guerra fra precari del nord e del sud creata dal governo
Data: Venerdì, 22 aprile 2011 ore 15:49:29 CEST
Argomento: Comunicati


Francesca Puglisi, responsabile Scuola PD: "Se non sarà eliminata la terza tranche di tagli e avviata la stabilizzazione di chi lavora, qualsiasi decisione sulle graduatorie non farà che alimentare ad arte un assurdo conflitto tra docenti precari"
Prendiamo atto della decisione del Governo sulle graduatorie, ma il problema del precariato della scuola  resta aperto se non verrà eliminata la terza tranche di tagli prevista il prossimo anno, 19.700 docenti e 14.500 personale ATA, e se non verranno stabilizzati tutti coloro che stanno lavorando su posti vacanti.
Senza queste scelte essenziali per garantire la continuità didattica, e quindi la qualità della scuola pubblica, qualsiasi decisione sulle graduatorie non fa che alimentare una assurda guerra tra poveri precari del nord e del sud. La stabilizzazione di chi lavora su posti vacanti è un'operazione a costo zero per lo Stato, poiché a questi lavoratori vengono già pagate le ferie non godute e la disoccupazione.
Ma, come dimostrano le tabelle del Documento di economia e finanza (DEF), questo Governo pensa di continuare a tagliare la scuola pubblica anche nel prossimo triennio. Così si massacra il futuro del Paese e qualsiasi opportunità di  crescita. Infine i cosiddetti risparmi sulle pulizie dei prossimi anni renderanno invivibili  le condizioni igieniche delle scuole. Questa è la qualità promessa dal duo Gelmini-Tremonti.

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