Dopo due anni il Miur dà ragione all’Anief
Data: Venerdì, 22 aprile 2011 ore 08:44:43 CEST
Argomento: Sindacati


Nell’incontro di ieri con le OO. SS. convocate per scelta del ministro Brunetta, il Miur dà ragione all’Anief dopo due anni di inutile contenzioso. Tutti a pettine. Nelle prossime immissioni in ruolo, una quota riservata ai ricorrenti. Ora il sindacato chiede l’applicazione della normativa comunitaria nella scuola per la stabilizzazione.
Alla fine aveva ragione l’Anief, peccato che ci sono voluti quattro anni per constatare chi è stato sempre dalla parte del diritto, al di là delle sirene, dei gufi e dei lupi di turno: l’aggiornamento delle graduatorie in questa primavera si farà e si potrà scegliere in quale provincia spostarsi con il proprio punteggio come era stato previsto tra il 2002 e il 2007. I ricorrenti che saranno inseriti nei prossimi giorni a pettine per effetto delle decisioni del Miur in auto-tutela secondo le comunicazioni del commissario ad acta o dei giudici del lavoro (in caso di inadempienze) avranno diritto alla stipula dei contratti a tempo determinato o indeterminato se aventi diritto (come precisato dallo stesso commissario) con una riserva dei posti da attingere o nel prossimo numero di immissioni in ruolo autorizzate o con nomine in surroga, qualora le operazioni di individuazione richiedano più tempo. 
Salvi i contratti, comunque, stipulati, nel biennio 2009-2011 dagli altri docenti, ma anche i diritti dei ricorrenti che hanno dato fiducia all’Anief, ai suoi legali e non alle altre OO. SS. che hanno fatto spendere tempo e denaro inutile in contro-ricorsi.
L’aggiornamento, probabilmente, per effetto di un emendamento al prossimo decreto legge di programmazione economica e finanziaria, sarà triennale, a riprova della validità della giurisprudenza comunitaria che impone la stabilizzazione dopo tre anni di servizio a tempo determinato come denunciato dall’Anief sempre da due anni, e quand’anche dal Mef si provasse con un emendamento a intervenire nello stesso decreto escludendo la scuola e l’università dall’applicazione della normativa UE, è chiaro che, essendo in palese violazione dei trattati europei, potrebbe essere sempre disapplicata dai giudici o dichiarata incostituzionale. Su questo tema, pertanto, chiediamo alle altre OO. SS. rappresentative ope legis, di appoggiare una volta tanto anche in sede parlamentare, la richiesta dell’Anief invece di ostacolarla. Un’occasione propizia, potrebbe essere proprio il favore alla proposta di legge dell’on. Russo, n. 3920.
Per quanto riguarda il contenzioso seriale avverso il DM. 42/09 e le relative nuove attività da porre in essere, si attende un incontro con il Miur da espletare entro il 29 aprile prossimo al fine di porre in essere le attività consequenziali. Successivamente saranno date eventuali precise istruzioni a tutti i ricorrenti al Tar Lazio e al Presidente della Repubblica. (da Anief)

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