Governo e Ministero capaci di fare solo tagli
Data: Mercoledì, 20 aprile 2011 ore 19:30:00 CEST
Argomento: Sindacati


Si prospettano ulteriori tagli all'istruzione pubblica, mentre, come al solito, la Ministra Gelmini, continua ad "inculcare" colossali bugie.
Nel Documento economico finanziario, che programma una vera e propria macelleria sociale, senza alcun contributo per la crescita del Paese, la spesa per l'istruzione cala dal 4,2 del 2010 al 3,7 del 2015, fino al 3,2 nel 2030. La manovra da 40 miliardi produrrà tagli ancora più consistenti del passato alla spesa sociale e agli investimenti: quindi meno risorse per scuola, ricerca e università pubbliche e probabilmente nessun rinnovo dei contratti anche dopo il 2013. Non si capisce poi in questo quadro che fine faranno gli impegni sul ripristino degli scatti d'anzianità nella scuola.                   
  La Ministra Gelmini nel frattempo parla d'altro e vende merce taroccata. Sostiene infatti di aver concordato trentamila immissioni in ruolo con CISL e UIL. A parte il metodo da Bar degli amici, quel numero non garantisce alcuna aggiuntività rispetto ai posti disponibili che sono oltre il doppio. Inoltre, è del tutto insufficiente rispetto alla necessità di dare qualità alle scuole e stabilità al personale a tempo determinato. Se si proseguirà nei prossimi anni con la politica dei tagli, al di là di come s'intenderanno gestire le graduatorie, si vanificheranno comunque le speranze di tanti lavoratori e lavoratrici precari e si assesterà il colpo finale all'istruzione pubblica.
Evidentemente la Ministra Gelmini teme il confronto con la FLC CGIL: siamo gli unici in grado di smontare in qualsiasi momento la sua stanca riproposizione di argomenti inconsistenti. Su organici, immissioni in ruolo e gestione delle graduatorie abbiamo elaborato una precisa proposta che assicura innovazione, certezze e qualità per le scuole e stabilizzazione dei precari. Ma la Ministra preferisce discutere solo con chi è disposto ad accettare a scatola chiusa le sue decisioni.
Il 6 maggio sciopereremo per dare forza alle nostre proposte e opporci al massacro dell'istruzione, dell'università e della ricerca pubblica ma anche per dire basta ad un Governo che umilia ogni giorno questo Paese.
 (da Flc-Cgil)

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