Parma:i tagli alla scuola non colpiscono solo il tempo pieno, ma anche le famiglie dei docenti e degli operatori scolastici.
Data: Mercoledì, 20 aprile 2011 ore 10:06:18 CEST Argomento: Opinioni
Dirigenti politici dei
partiti di Parma hanno il dovere di fare qualcosa
Il fatto che il Comune di Parma si stia attivando per far fronte ai
tagli di personale scolastico è un dato sicuramente positivo, ma
nessuno sta pensando alle famiglie di quanti verranno licenziati per
una mera scelta politica. La possibilità di fare in modo che le ore
destinate dagli insegnanti all’assistenza in mensa vengano affidate a
personale extrascolastico, dando così a di docenti la possibilità di
destinare quel monte ore alle lezioni frontali è sicuramente un aiuto
alle funzionalità delle scuole, danneggiate dai politici di Roma.
Tuttavia rimane il fatto che la scuola Parmense dovrà complessivamente
fare a meno per il prossimo anno di oltre un centinaio di docenti, e
non ancora sappiamo come verranno garantite igiene e funzionalità
amministrativa, visto che a livello nazionale taglieranno anche 14mila
figure di questi profili professionali e che la quota che toccherà a
Parma non è ancora nota.
A tal proposito il gruppo “Maestre e Maestri, autoconvocati, di Parma e
Provincia”, di cui è portavoce Salvatore
Pizzo, sta portando avanti una petizione per chiedere alle
organizzazioni sindacali di avviare una trattativa diretta con i
vertici Parmensi di Pdl e Lega Nord, affinchè trovino una soluzione
locale per i docenti e gli operatori che perderanno il lavoro. Continua
Pizzo: “Certamente non ci faremo maltrattare così dalla politica, noi
non siamo schierati con destra, sinistra o centro, questi schematismi
politici non ci interessano, da elettori guardiamo i nomi e i cognomi e
se non faranno nulla, pubblicizzeremo i politici poco efficienti
per la loro incapacità, ma questo è solo l’inizio”.
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