Ecco la legge Pdl per non vietare il fascismo: ''Non c'è più pericolo''
Data: Lunedì, 18 aprile 2011 ore 17:52:59 CEST
Argomento: Attività parlamentare


Un articolo di due righe: 'La XII disposizione transitoria e finale della Costituzione e' abrogata". E' questo il testo del disegno di legge costituzionale presentato a Palazzo Madama dai senatori del Pdl Cristano De Eccher, Fabrizio Di Stefano, Francesco Bevilacqua, Giorgio Bornacin e Achille Totaro, in attesa di essere assegnato in commissione. La XII disposizione transitoria, contenuta nelle parte finale della Costituzione, vieta 'la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista'.             
Nella relazione che accompagna il testo, i firmatari spiegano che l'enunciato della XII disposizione venne attuato, sul piano giuridico, dalla cosiddetta legge Scelba che, "fin dall'inizio e' parsa a molti esageratamente ampia, dettagliata e punitiva in particolare nella individuazione di una serie di tipologie di reato reputate in qualche modo prodromiche o concorrenti rispetto all'evento - la ricostituzione del partito fascista - che si voleva di fatto impedire".
In realta', osservano, "il riferimento all'apologia ed alle manifestazioni trova una sua ragion d'essere esclusivamente ove tali fattispecie siano valutate come passaggi oggettivamente finalizzati ad un progetto complessivo articolato e dalle potenzialita' concretamente attualizzabili".
Ma tutto questo, osservano, risale a oltre 60 anni fa e "da allora il quadro civile, culturale, sociale e politico e' radicalmente mutato anche in ragione del superamento definitivo, a seguito della caduta del muro di Berlino, di quella ideologia comunista che tanti condizionamenti era riuscita ad esercitare, e si e' determinata una situazione assolutamente nuova e diversa".
Ecco quindi, concludono i senatori del Pdl, che "la sola ipotesi che sussista, nella realta' di oggi, il pericolo di una riproposizione di quello che e' stato il partito fascista non puo' essere realisticamente prospettata da alcuno".
Conseguentemente, "l'approvazione del presente ddl costituzionale consente, da un lato, di chiudere finalmente un capitolo che non ha motivo di rimanere aperto e, dall'altro, di ridurre quegli spazi di legislazione speciale che restano in ogni caso poco corrispondenti ad una compiuta realizzazione del principio di liberta'".  (da www.dire.it)

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