13 Maggio 2011 Sciopero nazionale dell’intera giornata, per docenti ed ATA
Data: Domenica, 17 aprile 2011 ore 09:00:00 CEST Argomento: Sindacati
Per il 10
maggio il calendario nazionale Invalsi prevede le prove per la scuola
Superiore, dove le i test non sono obbligatori
(non esiste nessun decreto attuativo). Per le Superiori quindi basta
deliberare il NO alle prove come Collegi Docenti.
Il 12 è la volta delle Medie, dove, pretendendo ordine di servizio
scritto per la somministrazione e rifiutando la correzione,
scioperando infine l’ultima ora di servizio, sospendiamo le prove,
bloccando comunque con lo sciopero la vergognosa schedatura di censo
degli studenti con risvolti “psico-attitudinali” (prevista in tutti gli
ordini e gradi di scuola). Peraltro non si tratta altro che della
riedizione sotto mentite spoglie di quel “portfolio” onnicomprensivo
che avrebbe dovuto seguire lo studente sino all’approccio lavorativo,
già rispedito al mittente ai tempi della Moratti, pensato in funzione
dei diktat del mondo padronale, ansioso di scegliere i più
“flessibili”.
VENERDI’ 13 maggio le prove sono previste nella Primaria: qui si
concentrano sciopero e MANIFESTAZIONE NAZIONALE
Sappiamo come vengono usati dal Ministro i test INVALSI: la
superficialità ed il nozionismo di origine anglo-sassone,
l’inadeguatezza dei test ai programmi ed alla metodologia nazionale,
l’unificazione dei risultati con le scuole private (che, da sole,
ci fanno perdere venti posti) servono a “dimostrare” lo “sfascio” della
scuola pubblica e l’esistenza dell’ “emergenza educativa”,
a corroborare le tesi dei vari editorialisti “laudatores temporis
actis” e a spianare la strada verso il sistema demeritrocatico di
Brunetta: cioè dare la possibilità a dirigenti e “super-ispettori” di
decidere sulla paga dei docenti. L’INVALSI è uno dei tre
pilastri del sistema, con l’INDIRE e la macchina ispettiva, pensati per
“disciplinare” la scuola e traghettarla verso il sistema “a
fasce”. Per Brunetta (a priori) almeno il 25% di docenti è “non
meritevole” (da mettere alla gogna su internet) e da pagare meno.
Questo è scritto chiaramente nella bozza di Decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri del 2 febbraio 2011 e nell’accordo
firmato da Cisl, Uil e Ugl il 4 febbraio! Questo è ciò che tanti
Tribunali, con sentenza, hanno reso inapplicabile: le fasce di merito
non possono esistere finché non verranno rinnovati i contratti (2013).
Questi signori vorrebbero far entrare dalla finestra ciò che
non può entrare dalla porta! Inoltre, prove e metodi di valutazione non
sono congrui alle condizioni di
partenza ed ai diversi contesti: non solo non tengono conto dei
differenti POF della scuola dell’autonomia,
ma sono addirittura eguali da Canicattì a Bolzano! Che fare? Scioperare
nei giorni previsti, attenersi agli
obblighi di contratto (che non contemplano l’INVALSI). Il carrozzone
INVALSI (ex CEDE di Vertecchi,
estensore dei quiz per il concorsone di Berlinguer), messo in piedi da
Bertagna, costruito in modo “bipartizan”,
dispone di cospicui finanziamenti (anche europei), previsti anche per
somministrazione e correzione delle
prove: se le facessero loro, visto che non si fidano delle nostre
capacità di valutazione! Non collaborare!
I collegi dei docenti, destinatari di ogni riserva di legge in materia
di didattica e valutazione, in molte scuole
italiane hanno già votato mozioni con le quali rifiutano di prestarsi
al gioco del ministero e ribadiscono che
le scuole non sono obbligate a fare i test. In ogni caso, nessun
docente può essere obbligato a somministrare
o correggere le prove! Il nostro MERITO supera da decenni il nostro
stipendio!
STUDENTI E
DOCENTI, DIFENDIAMO LA NOSTRA DIGNITÀ E IL NOSTRO FUTURO!
unicobas.rm@tiscali.it
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