Osvaldo Napoli: Berlusconi difende liberta' insegnamento  
Data: Domenica, 17 aprile 2011 ore 07:59:12 CEST
Argomento: Rassegna stampa


''L'errore geniale del presidente del Consiglio e' di dare voce a quello che milioni di italiani pensano. Il peccato mortale della sinistra e' di sbandierare valori percepiti ormai come falsi e vuoti. Le riserve del premier sulla scuola pubblica statale, nella quale non pochi insegnanti sono piu' preoccupati di demolire una parte politica che di aiutare i giovani a formarsi una coscienza critica, altro non sono che le riserve e i dubbi nutriti da milioni di genitori''. Lo dichiara il vicepresidente dei deputati del PdL, Osvaldo Napoli.
''Il radar delle opposizioni e' pero' accecato, come dimostrano le reazioni alle parole di Berlusconi - prosegue Napoli -. Il quale, sia detto per amore di verita' di cronaca, non ha criticato la scuola pubblica statale ma quella parte degli insegnanti che in essa non adempiono, per scelta o per inadeguatezza professionale, al loro dovere di educatori liberi e di formatori del giudizio critico degli allievi. 
 Alle opposizioni mi permetto di far notare un dettaglio: e' giusto che i professori scelgano i libri che credono, ma analoga liberta' va riconosciuta ai genitori di decidere se affidare i loro figli a quei professori o ad altri. Chi e' allora che difende la scuola pubblica statale e chi invece, fra urla e strepiti, si ingegna di distruggerla in nome dello Stato sovrano?''.

''Quello che esprimo - aggiunge Napoli - e' un concetto semplice che ha a che fare con un principio chiamato liberta'. Quando la sinistra lo abbraccera' convintamente sara' sempre troppo tardi. Per concludere, un promemoria a beneficio dei critici del premier: la scuola in Italia e' pubblica, salvo dividersi in statale e privata''. (ASCA)

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