Il suolo della patria è uno e indivisibile e nessuno si può permettere di creare ostacoli e barriere feudali e baronali
Data: Sabato, 16 aprile 2011 ore 20:33:37 CEST
Argomento: Opinioni


Pittone…pirrone…pittore…ma chi è costui!? Da dove viene? Cosa fa nella vita? Scrivo, questa volta, a nome dei tanti colleghi precari del sud, della Sicilia, Campania, Puglia, Calabria. Dei numerosi docenti che hanno lasciato la loro terra, gli affetti, la famiglia, per lavorare con dignità, con orgoglio e con tanti sacrifici e rinunce nelle scuola del nord. Dei tanti che hanno trovato lavoro solo con le “code”, con i loro punteggi sfalsati, umiliati e bistrattati da altri che, pur avendo meno anzianità di servizio, hanno avuto la possibilità di scegliere prima di loro. Un obbrobrio giuridico, politico e morale che è stato già “cancellato” da tante sentenze di vari tribunali civili e, in ultimo, persino dalla Corte Costituzionale. Ma cosa volete di più!? La legge e la logica ci dà ragione! Per non parlare di quei poverini di certi sindacati, che, per qualche chilo di tessere in più, avallano una assurda e “incivile” guerra dei poveri. Ma chi sono questi sindacati!? Chi rappresentano!? E poi ci riempiamo la bocca a parlare di difesa della scuola pubblica, di principi giuridici e democratici, di meritocrazia, di libertà di movimento e di tutela dei lavoratori immigrati! Poi abbiamo il coraggio di sbandierare il tricolore e festeggiare l’Unità d’Italia! Poi facciamo lo sciopero generale!
Le graduatorie devono essere aperte e tutti devono avere la possibilità di far valere il proprio punteggio acquisito in tanti anni di sacrificio, nella provincia che scelgono liberamente. E libero deve essere il trasferimento in almeno un’altra provincia.
Perché il suolo della patria è uno e indivisibile e nessuno si può permettere di creare ostacoli e barriere feudali e baronali.
Questo è la volontà dei tanti…di tutti i professori precari d’Italia! Avete capito cari signori!!!

Angelo Battiato (inviato speciale a Brescia)
angelo.battiato@istruzione.it





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