Pakistana ritirata da scuola a Brescia: ''Troppo bella''
Data: Sabato, 16 aprile 2011 ore 07:39:41 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Troppo bella, a scuola attira gli sguardi maschili nonostante indossi gli abiti tradizionali e il velo: quindi chiusa in casa. E' la storia di J., 19 anni, studentessa pakistana di un istituto professionale di Brescia, che da due settimane non frequenta le lezioni, perche' per i familiari e' sgradito che la ragazza attiri, suo malgrado, l'attenzione degli uomini. La vicenda e' venuta alla luce mediante una lettera pubblicata su un giornale locale, Bresciaoggi, che ha pubblicato l'appello accorato di un insegnante.             
    "J. e' una ragazza dolce, sensibilissima, dall'intelligenza cristallina e dalla voglia di studiare, di capire, di partecipare davvero encomiabili (cari colleghi professori, di quanti dei nostri alunni "nostrani", privi dell'ostacolo linguistico in se', potremmo dire lo stesso?) - scrive il professore in apprensione per l'alunna sparita nella lettera apparsa ieri -. . J., dopo una situazione di partenza difficoltosa dal punto di vista didattico, ha saputo da sola risollevare le proprie sorti, arrivando ad avere un pagellino infraquadrimestrale immacolato, corredato da una condotta irreprensibile. J. pero' ha un "difetto": e' bellissima. Di una bellezza magnetica, arcana, indescrivibile. E questo, si sa, spesso diventa una condanna.
  Da piu' di una settimana non viene a scuola. Ha interrotto la frequenza a causa, a quanto ci e' dato saperne (ma, ahinoi, siamo nel campo del "sentito dire"), del volere dei famigliari, ai quali sarebbe venuto all'orecchio di sguardi, innamoramenti, dediche d'affetto inconcepibili per l'onore di genitori e fratelli, i quali l'avrebbero promessa in sposa a un individuo mai visto che sta nella sua lontana terra natia. I compagni si chiedono intimoriti che fine abbia fatto J., noi insegnanti, insieme alla scuola, proviamo incessantemente a contattare la famiglia ai recapiti telefonici forniti, ma niente da fare". La ragazza poco prima di smettere la frequenza si sarebbe confidata in lacrime con una professoressa lamentando i propri problemi in famiglia: "Non denuncio soltanto perche' temo di fare la fine di Hina Saleem" avrebbe detto.   (AGI)

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