La FLC CGIL a tutela della scuola catanese: 235 posti a rischio nella primaria
Data: Sabato, 16 aprile 2011 ore 07:10:49 CEST
Argomento: Sindacati


Le pesanti restrizioni che ancora una volta il Ministero dell’Istruzione impone alla scuola siciliana e catanese hanno portato ad un indebolimento dell’ intero sistema dell’Istruzione statale.
La spia di allarme è costituita dalla “necessità” di operare un taglio di 235 posti sugli organici di scuola primaria, con il conseguente danno all’offerta formativa e con l’aumento della disoccupazione in provincia.
Sarebbe auspicabile che la classe politica di questa città, a partire dagli esponenti che appartengono alla maggioranza, nonché le forze sindacali che si caratterizzano per uno stile più colloquiale che conflittuale con il governo, invece di sbandierare proclami retorici e inconcludenti dopo che i tagli sono stati effettuati, si decidessero a prendere atto della realtà ed a muoversi coerentemente in opposizione a tali scelte scellerate, agendo a livello centrale per trovare soluzioni valide al problema.
L’USP di Catania, dovendo operare i tagli imposti dal Governo, non potendo compensare in alcun modo le perdite da altri ordini di scuola (se non in misura marginale), si è visto costretto a falciare una armonica distribuzione del servizio in provincia, accorpando plessi e classi, spostando alunni, comprimendo le richieste delle scuole.
Nonostante tali pesanti operazioni, per rientrare nel tetto di organico assegnato, non ha autorizzato le future classi prime a tempo pieno che, nelle scuole in cui è già presente il servizio, ammontano complessivamente a 38 (per un totale di 30 posti); di fatto violando l’assicurazione del MIUR circa la conferma dei posti funzionanti nel corrente anno scolastico.
È inaccettabile che nella nostra realtà, dove il tempo pieno è appena il 3%, si possa pensare di tagliare laddove proprio la mancanza di un tale servizio alla nostra utenza, è stata alla base di un taglio di posti più consistente nella nostra Regione che nelle aree di Centro Nord, dove il tempo pieno, presente in percentuali di oltre il 70%, è stato confermato.
La FLC di Catania, oltre alla ferma opposizione nei confronti delle determinazioni del Governo e alla richiesta del ritiro dei tagli, RESPONSABILMENTE, ha avviato con l’USP e con le scuole interessate,  un confronto costruttivo che ha portato ad una ipotesi tecnica, condivisa da tutte le parti, che consente il mantenimento delle 38 classi prime a tempo pieno in provincia di Catania in Organico di diritto 2011/12, senza l’assegnazione di posti aggiuntivi.
Infatti, tutte le scuole interessate hanno concordato per un piano di copertura delle ore di attività didattica mancanti attingendo, al momento, dalle ore di compresenza presenti in ciascun organico di Istituto; assumendosi oneri e disagi per salvaguardare il diritto degli alunni ad un tempo scuola più forte.
La FLC CGIL si impegnerà con determinazione affinché si possano recuperare i posti in Organico di fatto, e affinché il funzionamento di tutta la scuola catanese possa essere tutelato al meglio, in coerenza con quanto affermato e rivendicato fin dall’ormai tristemente famoso 2008.                                               
                                                             
                                                            Antonella Distefano   
                                               Segretario Generale FLC Cgil Catania
                                                                     
                                                           Cristina Cascio  
Componente Struttura Comparto Nazionale Dirigenti Scolastici FLC Cgil







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