Gelmini, proposte Pd vecchie e fuori tempo massimo. Bersani, albero storto e dobbiamo raddrizzarlo 
Data: Giovedì, 14 aprile 2011 ore 20:45:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


''Con la proposta di legge sull'universita' presentata ieri, il Pd scende dai tetti ed e' costretto ad ammettere il fallimento del tentativo di radicalizzare lo scontro politico su un tema cosi' importante come la riforma dell'universita'''. Lo ha dichiarato, in una nota, il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini.
''Il Pd cerca adesso la rivincita - aggiunge la Gelmini - provando a riaprire un percorso parlamentare concluso appena pochi mesi fa. La sinistra dimostra ancora una volta di essere esperta ad aprire tavoli, a perdere tempo e non concludere mai nulla. L'ultima cosa di cui il sistema universitario ha bisogno infatti e' riaprire il cantiere normativo mentre gli atenei e il Ministero stanno lavorando per attuare la riforma e tutte le componenti del mondo universitario sono impegnate sui provvedimenti attuativi e sugli statuti''. 
''Per quanto riguarda l'immediata attuazione delle procedure di selezione - spiega la Gelmini - non c'e' bisogno di alcuna legge. Spetta infatti agli atenei varare un loro regolamento, cosa che possono fare in tempi rapidi. E' assurdo che coloro che ritengono la riforma troppo prescrittiva chiedano ora di legiferare anche su quello che era stato giustamente lasciato alla responsabilita' degli atenei''.
''Il compimento di tutte le procedure concorsuali bandite prima dell'entrata in vigore della legge - prosegue il ministro - e' gia' garantito dalla stessa riforma dell'universita'. Ovviamente, tutte le procedure bandite prima del 29 gennaio 2011 saranno portate a termine con le vecchie regole. Al momento devono essere completati circa 250 concorsi da associato e ordinario e oltre 1.500 da ricercatore, circa 900 dei quali banditi nel 2011. Ci sono poi circa 2mila idonei che possono essere chiamati. Anche il rinnovo degli assegni di ricerca banditi prima dall'entrata in vigore della riforma e' gia' possibile senza alcun intervento normativo, come ribadito in una circolare inviata a tutti gli atenei''.
Sui tempi di attuazione del ddl, la Gelmini conferma ''l'impegno a varare tutti i provvedimenti necessari entro sei mesi. Ricordo tuttavia che gli atti davvero fondamentali sono meno di una dozzina''. (ASCA)

Bersani, albero storto e dobbiamo raddrizzarlo
Pier Luigi Bersani e' tornato a criticare la riforma dell'universita' del ministro Mariastella Gelmini e ha promesso che non solo quando il Pd sara' al governo, ma gia' da ora si fara' il possibile per rimediare.
  "Questa riforma e' un albero storto, come direbbe Tremonti", ha spiegato il segretario del Pd intervenendo a un seminario sull'universita' organizzato dal partito. Dunque "dobbiamo raddrizzare quest'albero ed evitare danni maggiori".
  Non e' un caso, ha sottolineato, "che la riforma si blocchi nell'applicazione. E' un meccanismo barocco".
  Quattro sono per Bersani i vizi di base che minano la riforma. "Una riforma che dura deve avere come premessa un metodo di discussione", ha elencato, "poi una riforma a carattere generale non marcia se non parte dal positivo, se non e' punitiva e non ha il tono del disprezzo. E ancora, non si fa una riforma senza un minimo di investimento iniziale, anche se l'obbiettivo e' il risparmio. Infine, una riforma e' buona se usa il rasoio di Occam su tutti gli aspetti regolamentari, altrimenti si nasconde solo la polvere sotto il tappeto".
  Non essendo partita la Gelmini da questi principi, "inevitabilmente ci troveremo nei guai", ha avvertito Bersani.(AGI) .


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