Io, Ministro delle Pulizie
Data: Lunedì, 11 aprile 2011 ore 18:30:00 CEST
Argomento: Opinioni


Siamo in grado di anticipare alcune future dichiarazioni del ministro Maria Stella Gelmini, apparse ieri su un giornale d’oltralpe, a destra del Reno. La trascrizione è sufficientemente fedele, salvo errori.
“Sono rimasta molto colpita dal clamore sollevato dalla mia recente intervista a ‘La Repubblica’. Sono stata accusata, un po’ da tutti, di inesattezze, falsità, ragionamenti insensati. E tutti a chiedersi: ma un ministro può parlare così? Premesso che anch’io risponderei ‘no’, confesso che sono, a mia volta, sconcertata. Ma dov’è la novità?
Sono ministra ormai da tre anni, me ne avete sentito dire di tutti i colori. E c’è ancora gente che si sorprende? Ammetterete che c’è del dolo in tutto questo.
“Ripeto comunque ancora una volta ciò che ho già detto a ‘La Repubblica’: le accuse sui tagli alla scuola sono un vero e proprio attacco politico a questo governo e, in prima luogo, a Silvio. -Che Dio l’abbia in gloria; se si può dire.
“Ribadisco anche che sono ‘depressa e frustrata’ perché questa accusa dei tagli viene fatta direttamente a me. Ma che c’entro io? L’ho già detto varie altre volte in passato: di queste cose so per sentito dire, ve lo giuro. Non voglio fare nomi, ma è Giulio che fa tutto. L’ho sentito in qualche consiglio dei ministri, dove talvolta mi invitano
anche con diritto di parola.
“Quanto poi al caso di Torino (la Preside che ha reso obbligatorio il contributo ‘volontario’ delle famiglie, perché in bolletta), premetto anche qui che non conosco il merito. Ma solo il demerito. Della Preside, nel caso. Qui si vuole far passare il messaggio ‘che noi affamiamo la scuola per costringere le famiglie a pagare’. Una stupidaggine bella e buona. In primo luogo, io distinguo sempre le scuole pubbliche dalle private. E nessuna delle seconde si è mai lamentata. Credetemi
sulla parola. Comunque potete sempre chiedere alle ‘Preziosine’ di Brescia. Solo per citarne una, che è quella dove mi hanno dato la maturità.
“Questa storia dei tagli poi! Sapete tutti che comincia -ma comunque in tono minore- con Fioroni (governo Prodi. Silvio si stava riposando. Lui sa quel che fa). Poi finalmente Lui arriva e il tono cambia. Otto miliardi di tagli in tre anni! Grande in tutto! Comunque, potete anche accusarmi di incoerenza sul piano logico – e anche di essere un po’ confusa e legnosetta –, ma l’attacco alla mia persona per questa faccenda, pensatela come volete, ha un obiettivo preciso; e lo ripeto: attaccano me per colpire Silvio.
“A proposito, permettetemi un saluto: - Ciao Silvio! Resisti per favore! Altrimenti io che faccio? Non te la prendere. Sappiamo tutti che Ruby è la nipote di Mubarak e io la figlia di Gengis Kan. Continua pure così, ma non esagerare. Pensa a noi -.
“Veniamo alla ‘clausola di salvaguardia’ di cui parlo a lungo nell’articolo citato. Sapete che è stata creata da Fioroni perché, come si usa a sinistra, prima ha ridotto gli organici e poi ha ritirato la riduzione. Così è scattata la ‘clausola di salvaguardia’, come la chiamano. Che è – scusate se mi ripeto alla lettera - ‘un meccanismo per cui se i tagli li fai su un capitolo, ricadono su un altro’. Capito? Bravi! Non so però se le cose stanno veramente come le ho dette. Penso di no. Ma, così me le hanno spiegate e così ve le riferisco. Perciò se sbaglio, io non c’entro. Il fatto è che, purtroppo, in giro, c’è tanta incompetenza. Lo vedo su di me.
“Comunque, un merito mi va riconosciuto. Io negli ultimi due anni ho fatto risparmiare allo stato ben 200 milioni di euro per la voce “pulizia”. Come?
Semplicemente – anche qui ripeto esattamente quello che ho detto a ‘La Repubblica’ - ‘acquistando servizi di pulizia nella misura pari ad un bidello per ogni bidello mancante anziché acquistare servizi pari a due bidelli per ogni bidello mancante’. Non so se è chiaro almeno per voi. Comunque, capite perché mi hanno fatto ministro. Grazie Silvio forever.
“In ogni caso, questo marasma della scuola pubblica (vedete invece come funzionano bene le private! Cosa aspettate a mandarci i vostri figli?) è tutta colpa dei presidi.
Perché di qualcuno deve pur essere la colpa, se si dice che i soldi non ci sono e non si riesce a gestire la scuola con i soldi dello stato. Tuttavia, a costo di contraddirmi, ripeto che oggi le risorse ci sono e sono sufficienti. Coprono in verità – a voi
lo posso dire - solo due mesi scarsi di un anno scolastico. Ma ci sono. Questa precisazione non l’ho fatta nell’intervista citata perché quelli di ‘Repubblica’ potevano ricamarci su, prevenuti come sono con Silvio. Credono ancora, pensate, che Ruby non sia la nipote di Mubarak. Che gente!
“E non l’ho fatta, la precisazione, anche perché io nell’autonomia ci credo e penso che le scuole, le risorse, le debbano avere da chi vogliono loro. Altrimenti, che autonomia è?”
  (di Aristarco Ammazzacaffè  da ScuolaOggi)

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